DJmag, sito e rivista finalmente in Italiano!

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In questo doppio numero Sebastian Ingrosso parla del suo nuovo singolo e del dopo Swedish.

E ancora.

20 anni di TOP 100 DJS. Un’anticipazione sui vent’anni della dj chart più famosa del mondo che a ottobre incoronerà il suo nuovo re.

Il gioco delle coppie. Idolatrati, belli, ricchi, famosi (e un po’ dannati)... ma chi sono le donne che hanno scelto di vivere a fianco dei più grandi nomi delle consolle?

Avicii e il suo nuovo album, tra i suoni di Nashville e un sound inconfondibile, il ragazzo di Stoccolma fa parlare ancora di sé.

Speciale New Wave, le prime sperimentazioni elettroniche.
Interviste esclusive a Disclosure, Pet Shop Boys, James Holden e Pink Is Punk.

20 pagine di recensioni musicali e club chart.
Live test di Image-Line Deckadance 2, Propellerhead Reason 7 ed Electrix Tweaker.

DJ MAG ITALIA vi aspetta in edicola e su App Store.

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DJ MAG ITALIA 34 – OTTOBRE 2013



È uscito DJ MAG di ottobre. Oltre 100 pagine di dj e club culture insieme a Stylophonic, Claude Von Stroke, Francesco Rossi, W&W, My Favorite Robot, Jake La Furia e Kai Tracid. DJ MAG di ottobre ti aspetta con un’ampia anticipazione dall’Ade di Amsterdam, con i reportage da Tomorrowland, Dimensions, Dekmantel, Kazantip, Berlin, Terraneo, Sonus e i segreti di Serato Remote, Vestax VCI 400 DJ e Algoriddim Djay App, oltre a 20 pagine di recensioni discografiche e classifiche. Ma chi è il dj? Scoprilo su DJ MAG ITALIA di ottobre. In edicola e su APP STORE.

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DJ MAG ITALIA 35 - NOVEMBRE 2013

Un numero da collezione interamente dedicato alla TOP 100 DJs che anche quest'anno ha decretato i 100 migliori dj del pianeta.

100 pagine con le immagini e le interviste esclusive ai protagonisti di questa speciale classifica definita a pieno titolo "Il pallone d'oro dei dj".

In copertina, il vincitore dell'edizione 2013, l'olandese Hardwell, mentre all'interno tra l'altro troverete un focus sui tre italiani protagonisti della classifica di quest'anno: Zatox, Benny Benassi e DJs from Mars

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E questa copertina? Mettiamola così: Papa Francesco ci sembra una bella icona della spiritualità nella nostra musica, un contemporaneo, un “rivoluzionario”, una persona che è arrivata per abbattere barriere, proprio come i primi dj e produttori house e techno abbattevano certe barriere musicali trent’anni fa. E questa copertina? Mettiamola così: è un racconto in musica tra fede, religione e spiritualità per scoprire che alla fine i nostri mondi non sono poi così distanti.

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“Il mio mondo senza sync”
By rame | on January 30, 2014 |

Negli ultimi giorni sulla rete é rimbalzata una news dal titolo di sicuro effetto: “Native Instrument eliminerà il sync dai suoi prodotti“. Una burla alla wunderground, uno scoop mancato o un abbaglio poco importa, ciò che conta é il tam tam virale che questa notizia ha generato con reazioni a volte prevedibili altre sorprendenti. C’é chi a prescindere dalla veridicità della fonte ha sottolineato come con l’avvento dei Nexus la questione fosse risolta all’origine e chi semplicemente ha sottolineato l’opzione del non aggiornamento del software per mantenere le vecchie funzionalità.

Poi c’é stato il coro quasi unanime della comunità del “vinyl only”, un grido di giubilo e sollievo secondo il quale tanti dj improvvisati e profanatori di consolle sarebbero scomparsi lasciando finalmente spazio ad un elitè costituita non si capisce bene secondo quale logica meritocratica.

Nel complesso una discussione per certi versi divertente, per altri forse fuorviante, in cui si é perso quello che a mio avviso resta il focus vero di ciò che facciamo ogni notte dietro la consolle. Il ruolo del dj non é quello del mero “mettitore” di dischi secondo uno schema prestabilito in cui debba essere esaltato il semplice tecnicismo virtuoso del beatmatching. Esiste un concetto di racconto, transizione ed empatia.

Racconto nella capacità di creare un flusso musicalmente coerente. Transizione nella capacità di rendere omogeneo ed ipnotico questo processo. Empatia nella capacità di cogliere il sentimento del pubblico ed elevarlo nella bellezza della musica stessa.

Che questo risultato sia ottenibile con diversi strumenti é vero e chi non sarà in grado di utilizzarli a dovere perché “improvvisato” sarà destinato ad avere vita breve. L’hype ha una durata temporanea ma se c’é un quid in più in quello che si fa allora si può dire davvero qualcosa, comunicare un messaggio attraverso il nostro suono. Un suono che troppo spesso non é distintivo e personale ma si inserisce in categorie create dai “supermarket” della musica, si omologa ed omologa la audience al suo ascolto.

Prima di essere “mettitori di dischi” l’obiettivo é evidenziare la nostra personalità e capacità di creare qualcosa di innovativo ed originale. Per suonare con il vinile c’é sempre tempo, in fondo se ce l’ho fatta io possono farcela tutti.

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Nuovo numero di Aprile in edicola

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Nuovo numero di Giugno in edicola

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