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Il futuro dei DJ e delle DISCOTECHE

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djchicco77
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Il futuro dei DJ e delle DISCOTECHE

Messaggio da djchicco77 »

Ciao amici,
obiettivamente, vi siete mai chiesti nella vostra breve o lunga carriera di quale potrà essere il futuro del nostro hobby/professione?
Lo chiedo soprattutto ai veterani, a coloro che hanno iniziato con i vinili, a coloro che "ci sono rimasti", e a coloro che con il tempo si sono evoluti fino ad arrivare appunto ad essere digital dj.
Già...e dopo cosa ci sarà?
E soprattutto, come considerate il futuro dei locali e delle discoteche?
Tra i "vecchi" del mestiere, ovvero coloro che ormai hanno 45-50 anni, si vocifera da tempo che le discoteche (nel senso piu' tradizionale del termine) abbiano gli anni contati. Già, ma da cosa saranno rimpiazzate?La gente rinuncerà del tutto a divertirsi ballando?
Qual è il vostro punto di vista a riguardo?

E' innegabile, e credo sia fuori discussione la "riduzione" progressiva delle discoteche e sale da ballo che c'e' stata negli ultimi anni, credo dal 2002 in poi (complice la crisi economica, l'avvento dell'euro, dei tavolini prenotati e le mille proibizioni che hanno distrutto il mondo della notte e quindi il senso di "divertimento" che c'era prima).
Qualcosa è rimasto...dicono che siano sopravvissute solo le discoteche che hanno saputo reinventarsi, creare qualcosa di nuovo e che alle spalle avevano imprenditori capaci.
Io vedendo la realtà locale della mia zona, non sono molto d'accordo con queste affermazioni....anzi credo l'opposto. La mia idea è che siano rimaste in piedi da una parte le discoteche a "prezzi popolari" e zero selezione all'ingresso e menate varie, dall'altra quelle che anzichè proporre si sono un po' adattate al pubblico (a ragione o a torto...qui la discussione è lunga e infinita), quindi non creando assolutamente nulla di nuovo ma anzi rendendo stagnante la situazione, con precedenza alle ospitate di personaggi delle televisione (grandi fratelli e menate varie) e zero importanza alla musica.
Credo che comunque negli ultimi anni si sia anche un po' persa l'idea di "sabato sera...che si fa? si va a ballare ovvio" che era imperante negli anni '80 e '90.
Se all'epoca il sabato sera in disco era quasi una tappa obbligata, adesso sembra quasi sia una scelta cui si ricorre quando non si abbia proprio null'altro da fare.
Senza contare che l'entusiasmo, la voglia di fare baracca e quant'altro...è rimasta prerogativa forse solo di alcune regioni d'Italia più "caciarone e festaiole".
Voi come la pensate? Sono io che sono pessimista o condividete i miei pensieri?
Obiettivamente, se aveste a disposizione oggi nel 2012 un gruzzoletto vinto al Superenalotto, aprireste una discoteca? Io dico di no, senza se e senza ma.
E a livello di tecnica, dopo il passaggio vinili > cd degli anni '90, e dopo il passaggio cd > computer degli anni '2000....come immaginate il futuro?
furetto@dj
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Re: Il futuro dei DJ e delle DISCOTECHE

Messaggio da furetto@dj »

1)la musica c'è ovunque
2)ci si incontra anche sotto un ponte a costi più bassi
3)la disco così come è piano piano se ne và!(compreso il dj)
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djchicco77
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Re: Il futuro dei DJ e delle DISCOTECHE

Messaggio da djchicco77 »

Bene pensavo di essere pessimista ma c'e' chi sta peggio di me :)))))
Morpheus

Re: Il futuro dei DJ e delle DISCOTECHE

Messaggio da Morpheus »

A mio parere, le discoteche nel senso piu' tradizionale del termine, non esistono già più da, almeno, l'inizio dei 90. Naturalmente non è stato un passaggio immediato ma ha avuto una evoluzione iniziata intorno alla fine degli anni 80. Potrà sembrare paradossale ma la fine delle discoteche è coincisa con l'inzio dell'house (88/89) genericamente intesa.
All'inizio dei 90 con l'house già morta (acid / techno) l'evoluzione ci ha portato ad avere almeno due diverse "offerte". Da una parte la cultura rave, dall'altra la moda ibizenca (balearic sound, garage/paradise e limitrofi).

Le discoteche a quel punto erano già morte, prima i piccoli club dove potevi ascolatare qualcosa di diverso dal mainstream poi le altre. Centri sociali, disco-bar/pub forse come fenomeno più rilevante eppoi l'importazione di stili (Ibiza) che, sempre a mio parere hanno spostato sempre più l'attenzione dalla musica ad altro (non che prima fosse così centrale ma almeno...) Non a caso uno studio motivazionale della metà dei novanta metteva in evidenza come nella Top Ten delle motivazioni a frequentare i locali da ballo, la musica era al nono posto.

IL DJ di fatto è finito più o meno lì.

La crisi, perché di crisi si tratta, è antica ed è prima di tutto culturale. Il pubblico, il DJ le gestioni si sono impoverite dal punto di vista culturale e da lì l'involuzione. Poi certo anche l'economia da il suo "contributo" ma biglietti omaggio a carrettate (che poi sono diventati magari le più fashion "liste") erano già di moda a cavallo dei 80/90.

Se non considero il punto di vista musicale, come fenomeno sociale l'house è stata una rivoluzione ma in negativo o forse ha solo completato un processo di omologazione già in atto. E forse, e questa è una critica alle nuove leve, lo si può vedere anche ascoltando i discorsi dei DJ attuale, nessuno compra più musica ma tutti investono in attrezzature con l'aggravante che oltre il supporto, oggi sembra non esserci nulla. Beh certo "i contenuti", spesso lasciano a desiderare eppoi c'è questa enorme produzione tutta uguale (il che mi porta all'inizio del discorso) :)
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djchicco77
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Re: Il futuro dei DJ e delle DISCOTECHE

Messaggio da djchicco77 »

Ottima riflessione e ottimi spunti.
Per certi versi mi trovi completamente d'accordo, credo che comunque la mazzata finale sia avvenuta nei primi anni del 2000 con:
-introduzione dell'euro, una piaga sociale dovuta
-"ospitate di personaggi dubbi legati al mondo della tv e dello spettacolo e quasi mai della musica"
-fashion-list, tavolini, minchiate varie all'inverosimile per rendere il cliente orgoglioso "di esserci" e non "di divertirsi"
-trasformazione dell'euro-dance in house music commerciale
-successivo divieto di fumare nei locali...con esodo del pubblico fuori dalle discoteche appena c'e' un disco che non piace
-criminalizzazione dei mass-media verso il mondo "strafatto" delle discoteche, in senso generalizzato
-controlli eccessivi sulle strade per alcool, che alla fine hanno colpito anche i poveri cristi che non sono di certo alcoolizzati creando un clima di terrore psicologico.
-per ultimo i social network, che stanno rinchiudendo in casa negli ultimi 3-4 anni i giovani...o che obbligano a condividere le emozioni, ma a non viverle in prima persona.
Morpheus

Re: Il futuro dei DJ e delle DISCOTECHE

Messaggio da Morpheus »

grazie chicco, io però la vedo un po' diversamente.
- la piaga sociale è stata, per noi, il debito pubblico iniziato negli anni 80 "grazie" a tal Bettino Craxi con la sua cultura della "Milano da Bere" (mediaset proprio in quegli anni cominciava il suo lento processo di rinc.... degli italiani).
- è iniziata proprio con la moda ibizenca.
- idem
- non so cosa intendi per euro dance esattamente, ma uno degli "ispiratori" della Chicago House è l'italo disco (Klein and MBO Dirty Tlak la citata con una giovanissima Rossana CAsale come vocalist). Mentre per la Detroid la Techno i riferimenti sono altri. Credo perciò che finita la prima fase "acid" (che possiamo considerare come il punk dell'house), con il progressivo svuotamento delle menti, la commercializzazione non poteva che essere la normale conseguenza. L'acid la trovavi o in locali nati ad hoc o nei club che ancora ci provavano. L'house commerciale (quale che sia) nelle vecchie discoteche che tentavano la trasformazione (spesso no riuscendoci) e poi nei disco-bar-
- Seconndo me un sano passaggio di civiltà, il costo sociale dei danni del fumo non possono essere presi a scusante per lasciare che la gente "si diverta".
- Idem come sopra ma forse non hai mai sentito parlare delle "mamme rock" ... metà anni '80. E comunque se si raffrontato i dati con altri paesi d'europa, l'Italia in fatto di controlli è ultima.
- boh può essere ma alla base. a mio parere c'è ... che non c'è più "cultura" nel senso più ampio del termine.
Ultima modifica di Morpheus il 23 lug 2012, 16:34, modificato 1 volta in totale.
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Re: Il futuro dei DJ e delle DISCOTECHE

Messaggio da andreanegri »

La questione dei Social Media è, secondo me, più complessa.
Per alcuni versi dovrebbe agevolare l'aggregazione nei locali se usata correttamente come strumento di marketing e inoltre come si fa a condividere il fatto che si è andati da qualche parte (tipo un locale) se prima non ci vai...
SOFTWARE: Rekordbox DJ 6.6.7, Traktor PRO 3.5.4, Virtual DJ 2023, Serato DJ Pro 2.6.2, Ableton Live 11.2.6 Intro, MixedInKey 10
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Re: Il futuro dei DJ e delle DISCOTECHE

Messaggio da djchicco77 »

La statistica dice pero' il contrario, vuoi per la crisi e per altri mille motivi...quando non c'erano i social network i locali erano 4-5 volte piu' pieni di adesso...e senza nessuno sbattimento di facebook e menate varie, nonchè stress a creare eventi (oneri che nella maggioranza dei casi ricadono addirittura paradossalmente sui dj anzichè sui gestori).
Sulla condivisione, la mia giustificazione deriva dal fatto che, anche ad un concerto...la maggioranza della gente anzichè "viverlo" passi ormai il tempo a fare foto e condividerle immediatamente sui social network, in attesa istantanea dell'approvazione o del "mi piace" di qualcuno, perdendo quindi completamente il "carpe diem" della situazione.
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