Digital Jockey Forum

Daniele Baldelli spiega in parole semplici le basi del djing.

1. La scelta della musica legata solo ai tuoi gusti, ascolto, mi piace, compro, di chi è non conta niente.
2. La scelta degli strumenti..... "ascolta, che c..... vuoi guardare...."
3. Il dj set come un viaggio che ha un suo percorso.

Beh che dire.....non l'ho visto visto ne' sentito suonare ma da come ragiona....questo è un grande

Daniele Baldelli è la storia del djing italiano.
Per chi non lo conosce http://www.lastfm.it/music/Daniele+Baldelli/+wiki" onclick="window.open(this.href);return false;

Se avete occasione di passare sul Garda è facile sentirlo suonare.. in rete trovate svariati video del Cosmic..noto locale afro in cui suonava. On air anche sulle frequenze di Studio Più(nota radio bresciana). E' veramente un pezzo di storia consigliatissimo

è un grande soprattutto quando parla del viaggio musicale "le superstar che fanno un oretta... ma vai a ca..." e ancora di piu quando parla di vinili/cd/traktor che dice che bisogna "ascoltare la musica" mica guardare a come viene suonata... niente di più vero

premettendo che non è fra i miei preferiti, per diversi motivi meramente tecnici, mi è piaciuto questo sfogo
ora il problema è che so a chi è diretto , proprio ieri sera mi son letto una lunga discussione, su FB, compresi gli epiteti con cui era additato
da persona che conosce l'ambiente devo dire che gli afro-dj sono i piu "de coccio" in assoluto e devo dare atto a Baldelli delle sua voglia di mettersi ancora in gioco andando controcorrente ecc, e il tutto mi sta facendo ricredere sul personaggio

ciao

Massima stima per Daniele Baldelli, prima o poi mi farò un remenber baja

Belle parole, davvero...L'importante è la musica, non il suo formato. Qui dove vivo ho avuto dei problemi all'inizio, tutti pensano che suonare con il controller sia da bambini e che il risultato non potrà mai essere professionale(e quindi si suona con cd e vinili). Basta però farsi un pò rispettare, alla fine, io non capisco perchè non la menavano a Michelangelo per usare le tecniche che usava, alla fine è arte, la tecnica è solo un dettaglio, quello che conta è se la musica ti fa libidine o no. Anche questa cosa dei nomi mi piace molto, quello che conta è solo il brano, se ci piace lo suoniamo. Non perchè c'è il bestseller che bisogna per forza mettere su. Interessante Baldelli, mi piace molto. Tutti i dj che mi piacciono concordano su molti punti:
1- Non vi devono essere limiti di nessun tipo e supporto all'espressione della creatività
2- Un vero dj suona musica che fa ballare, allora quella musica diventa buona musica
3- Un dj set è una serata o comunque una sessione che ha capo e coda, il percorso è importante
4- Fare la superstar non porta ad avere un certo contatto con la pista, a volte questo può nuocere gravemente alla libidine
Dovremmo stilare una sorta di manifesto del dj, un pò come fece Oscar Wilde nella sua introduzione al Ritratto di Dorian Gray.

Grande Baldelli!!!

Un'osservazione: "Compro i vinili e suono i cd..."
Ma avrà fatto la licenza???

philuccio ha scritto: Un'osservazione: "Compro i vinili e suono i cd..."
Ma avrà fatto la licenza???

guarda io penso che con il cashet che ha la siae se la compra tutta.... altro che licenza