Digital Jockey Forum

in modo più semplice possibile? Spesso si sente dire dallaSIAE stessa che la mancanza della licenza DJ porta al rischio di denunce, penali in primis. La denuncia di cui parla la SIAE è relativa all'articolo 171-ter della 633/41.
Ora ammentendo che il DJ abbia obblighi verso il diritto d'autore per il suo lavoro di DJ, appunto (che non ha come detto) il 171-ter punisce chi ABUSIVAMENTE per uso NON personale e a SCOPO DI LUCRO copia, fa ascoltare etc etc etc .
La licenza DJ della SIAE autorizza la SOLA copia al SOLO uso personale e SENZA SCOPO DI LUCRO ....

ok, però come ho letto leggendo qualche pagina prima, incassando un compenso dal gestore del locale (o aggiungo io dal committente di una serata privata) ad esempio, automaticamente facciamo ascoltare a scopo di lucro ???
oppure lo scopo di lucro è inteso come la duplicazione e vendita dei file??

esatto

questa è la massima
“l'area della illiceità penale in tema di diritto d'autore, e in particolare per quanto concerne le fattispecie previste dall'art. 171 ter l. n. 633 del 1941, è delimitata dal legislatore, con riferimento alle condotte di duplicare abusivamente, diffondere in pubblico abusivamente e far ascoltare in pubblico abusivamente, nel senso che le stesse devono essere realizzate per fine di lucro e non per uso personale" (Tribunale Milano, 1 ottobre 2002, in Foro ambrosiano 2002, 521),

scusa morpheus non ho capito... esatto a cosa, la prima o la seconda?

scusami, hai ragione. esatto alla seconda che è il succo della massima.

quindi dimmi se ho interpretato bene:

questa è la massima
“l'area della illiceità penale in tema di diritto d'autore, e in particolare per quanto concerne le fattispecie previste dall'art. 171 ter l. n. 633 del 1941, è delimitata dal legislatore, con riferimento alle condotte di duplicare abusivamente, diffondere in pubblico abusivamente e far ascoltare in pubblico abusivamente, nel senso che le stesse devono essere realizzate per fine di lucro e non per uso personale" (Tribunale Milano, 1 ottobre 2002, in Foro ambrosiano 2002, 521),

inciamperei nel reato 171 solo se diffondessi in pubblico file pirata, mentre se mi limito a diffondere in un locale file regolarmente acquistati non incorro nel reato oltre a non violare il diritto d'autore....

se ho capito bene quanto sopra e durante una serata viene quest'agente della siae, asserendo il contrario....
IO CHE FACCIO???

non è esatto, tu non fai la diffusione se per ciò intendiamo, il fare ascoltare, lo fa il gestore fermo restando che bisogna dimostrare che siano pirata.
che siamo tarocchi o regolari, tu non diffondi niente la tua è una mansione tecnica

L'agente siae a te non dovrebbe neppure rivolgere la parola, non sei tu il soggetto a cui far riferimento.
Forse è meglio che tu legga da capo a fondo questa dove è tutto spiegato con parole semplici.
Questa ti da il quadro generale a cui poi magari fare alcuni distinguo.

http://www.altalex.com/index.php?idnot=43166" onclick="window.open(this.href);return false;

Scusa Morpheus... questa dell'ispettore SIAE che non dovrebbe neanche rivolgerti la parola non l'ho capita... se non ricordo male è sua competenza controllare anche l'agibilità del DJ... se questa è rilasciata direttamente dal DJ stesso (tramite partita IVA personale oppure agenzia) dovrebbe essere a lui che si fa riferimento... almeno io sapevo così... se mi sbaglio allora mi diverto la prossima volta che mi arrivano in console gli ispettori... manco gli rispondo!!!

No Aminal ti sbagli. L'agibilità anche quando è fatta direttamente dal lavoratore, quindi nel caso del famoso esercente attività musicale, va obbligatoriamente conservata dal gestore del locale ed a lui che la SIAE (ammesso abbia ancora in essere la convenzione con l'ENPALS, che non esiste più) deve rivolgersi.
IL gestore ha l'obbligo di conservazione e, perciò verfica proprio per renderla disponibile in caso di controlli. Tu la consegni al gestore e lui la mostra al controllo. Non ha poi importanza che si abbia o no partita iva.
se il gestore non lo fa prende una multa.
Prendo brevemente dal sito ex-enpals

• L'obbligo di custodia del certificato di agibilità è a carico del committente. Il certificato di agibilità dovrà essere esibito ad ogni richiesta dei funzionari ispettivi incaricati dell’accertamento.

Fantastico!!! La prossima volta che vengono a rompere con la pista imballata li mando in ufficio direttamente!!!