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04 Marzo 2014: Vi presentiamo, in anteprima nazionale, il controller Top di Gamma Pioneer con caratteristiche uniche nel suo genere come la doppia scheda audio per il controllo simultaneo con due computer e le funzionalità DVS, oltre a tante particolari caratteristiche.

Finalmente, dopo un’attesa di quasi due mesi dalla presentazione ufficiale, viene posto in commercio il controller che promette di alzare il punto di riferimento dei prodotti TOP di gamma della nuova generazione di controller con scheda audio integrata di uno dei marchi più conosciuti al mondo di prodotti per DJ.
Abbiamo avuto la possibilità di provare in anteprima nazionale uno dei tre controller giunti sul territorio nazionale, ringraziamo per questo Goody Music di Roma per la disponibilità dimostrata.

Il Controller

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A prima vista un controller di queste dimensioni ci fa rimanere un po’ spiazzati; avevamo avuto notizia che fosse grande (ed infatti lo è: 87 cm di larghezza per 42 cm di profondità) ma, complice la scelta dei colori e dei materiali e la giusta proporzione delle varie dimensioni e dei relativi componenti,  me lo aspettavo più grande. Intendiamoci, 90 cm di larghezza sono tanti per un controller ma sono quei 5/10 cm in meno rispetto ad una consolle tradizionale formata da due cdj top di gamma (vedi i CDJ2000 sempre di Pioneer) ed un mixer 4 canali (un DJM-900 per rimanere in casa).
Iniziamo subito a constatare che nulla è stato lasciato al caso nella progettazione dell’ergonomia di questo controller e che la qualità dei componenti è la stessa (finalmente) che troviamo sugli altri prodotti Top di gamma di Pioneer: infatti le jog capacitive sono le medesime dei CDJ2000, così come i tasti CUE e PLAY o il pitch fader e, per quanto riguarda il mixer, knob, pulsanti e fader sono ripresi completamente dai mixer della gamma DJM-900.
Con dimensioni del genere non si corre il rischio di toccare accidentalmente qualche comando per errore e, visto l’orientamento specifico di questo prodotto, è facile lavorarci anche in due.
Si, questo controller ha tra le sue particolarità la possibilità di poter far lavorare contemporaneamente due dij con due computer distinti e separati: ha al suo interno due porte USB, che rimandano a due differenti schede audio, le quali consentono di poter assegnare un lato del controller ad ogni dij, in questo modo non è più necessario arrivare in consolle con due controller oppure collegarsi alternativamente ai vari componenti della consolle ma, tramite un comune cavo usb, basta scegliere una delle due porte a disposizione e premere il relativo tasto sulla parte superiore del controller per essere subito operativi.
Per essere chiari e precisi, Pioneer non è stata la prima a fare una scelta del genere; Serato ci aveva già abituato a questa caratteristica che si poteva trovare sia sui Mixer Rane Sixty-Eight prima e sul Sixty-Two e Sixty-Four ultimamente, che sulla scheda Rane SL4. Sui controller si era visto anche sul poco commercializzato Numark V7 ma non sulla più nota NS7 (chissà perchè poi….). Possiamo pensare che Serato abbia sempre pensato alla possibilità di poter far alternare i dj senza troppi problemi (i prodotti nativi con altri software non hanno mai previsto questa opzione) e, anche su un prodotto del genere come questo Top controller questa caratteristica è, così per dire, la “ciliegina sulla torta” che può far pensare anche alla collocazione di questo controller in sede fissa nelle consolle dei vari club sparsi per il mondo. Infatti, a supposizione di questa tesi, ho trovato comodissima la possibilità di poter installare i driver sul momento, senza nessuna connessione ad internet visto che questi sono disponibili on-board: basta collegare il controller, avviare Serato DJ (la versione 1.6 è quella che permette l’utilizzo di questa apparecchiatura) e cliccare sul tasto che ci chiede di installare i driver, in un paio di minuti saremo operativi senza altre particolari configurazioni.
L’altra caratteristica esclusiva è la possibilità di poter utilizzare anche due giradischi, collegati a questo controller sui canali 3 e 4, in modalità timecode; infatti questo è l’unico controller in grado di poter utilizzare le funzionalità DVS con Serato DJ senza dover utilizzare altre schede audio; con un’apparecchiatura del genere non ne vedo l’utilità però è una funzionalità aggiuntiva che distingue questo da altri prodotti attualmente in commercio.

Il Mixer

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Come già detto in premessa ci troviamo di fronte ad un classico mixer della serie DJM di Pioneer, oserei dire che trattasi di una incorporazione della serie 900 vista la disposizione dei comandi e la tipologia degli stessi.
Troviamo infatti i quattro canali con i fader lunghi e di una discreta resistenza alla corsa verticale, i controlli dei toni divisi per alti, medi e bassi, il guadagno, un indicatore del livello di segnale a led, il selettore per l’assegnazione al crossfader, il tasto per il preascolto, il selettore per l’ingresso (phono, line e usb sui canali 3 e 4, cd ed usb sui canali 1 e 2), i tasti per l’assegnazione degli effetti provenienti dai due banchi di Serato DJ, ed il knob di regolazione del sound color fx. La particolarità sta infatti che nel mixer è integrato il sound color fx, il DSP che di solito si trova sui mixer stand alone Pioneer, questo è indipendente dal software e può essere utilizzato anche con le sorgenti esterne e su ognuno dei canali indipendentemente. Oltre a questo DSP è disponibile un Oscillatore con dei campioni predefiniti da poter utilizzare per arricchire le proprie performance; anche questo è utilizzabile indipendentemente dal software e può essere assegnato sia sul master che direttamente sui canali 3 o 4.
Nella parte bassa, al centro, troviamo un crossfader magnetico con vite di regolazione; grazie a queste caratteristiche ognuno potrà trovare la sua curva ideale e, visto che non ci sono parti a contatto, è previsto il suo utilizzo per milioni di operazioni senza nessuna manutenzione.
A chiudere la parte mixer troviamo i due canali dedicati ai microfoni (non in condivisione con i quattro canali del mixer come si era visto in precedenza) con regolazione del volume separata ma con regolazione dei toni in comune e, subito sotto, il knob di regolazione del volume generale dei samplers del software.

Nella parte alta, infine, troviamo i 4 tasti per assegnare parte del mixer e dei deck alle due schede audio collegate ai due computer; è prevista, per la massima semplicità, anche la funzione automatica di preselezione quindi se si utilizza un solo computer collegato verrà selezionata direttamente  la porta usb collegata se, invece, si collegano due computer si può scegliere quale parte utilizzare e, allo scollegamento di uno di essi, il controller automaticamente tornerà ad essere disponibile per il computer rimasto collegato, senza premere alcun pulsante.
E’ presente, ovviamente, sulla parte destra del mixer, il knob di regolazione del volume master, il tasto relativo al preascolto di quest’ultimo, il VU-Meter generale, il knob per l’uscita monitor e quello per la regolazione del sound color fx sul canale master.

Le connessioni

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Sul fronte delle connessioni troviamo un ampio spettro di collegamenti possibili: sul lato posteriore abbiamo, da sinistra verso destra, le uscite bilanciate con connettori XLR e sbilanciate con connettori RCA, entrambi stereo, un’uscita stereo riservata alla cassa spia, con connettori jack TRS (bilanciati), gli ingressi riservati ai quattro canali del mixer, CD per i canali 1 e 2 , Phono e Line per i canali 3 e 4, con i relativi collegamenti per la massa dei giradischi; i due ingressi microfonici, uno con connettore combo XLR/jack e l’altro in formato jack 1″1/4, gli ingressi per le due porte usb riservate al collegamento con i computer ed infine tasto per l’accensione e presa VDE per il cavo di alimentazione.
Sul lato frontale invece troviamo il doppio connettore per le cuffie (jack 1″1/4 e minijack 3,5 mm) ed il knob per la regolazione della curva del crossfader.

I Deck

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La protagonista della parte riservata ai deck è la grande jog capacitiva: 206 mm di diametro, display centrale multicolore e led sulla corona, proprio come quella che possiamo trovare sui CDJ2000 della stessa casa giapponese. Il primo utilizzo ci fa rimanere un po’ perplessi, se non si è mai utilizzato jog capacitive non si riesce bene a capire subito l’effettivo funzionamento ma già dopo pochi minuti di utilizzo si apprezza molto questa caratteristica che permette, secondo come viene toccata la jog, di effettuare sia il bending che lo scratch utilizzando direttamente la superficie della jog stessa. Al centro di questa c’è il display multicolore a led che abbiamo già trovato sui vari cdj top di gamma Pioneer; questo ha la particolarità, su questo controller, di poter anche indicare il tempo che trascorre tra un punto di cue e l’altro, grazie alle caratteristiche intrinseche del software nativo, Serato DJ.
Subito sotto la jog troviamo l’altro elemento caratteristico di questo controller: gli 8 grandi pad multicolore; dico grandi perchè, grazie allo spazio a disposizione, misurano ciascuno ben 30×30 mm.; hanno, al loro interno, dei led multicolore che rispecchiano l’interfaccia del software nativo e permettono, grazie ai pulsanti di selezione delle funzioni posti nella parte superiore degli stessi, di poter utilizzare 8 punti di CUE, di memorizzare 8 loop e di utilizzare le funzioni tipiche del software come il Roll e lo Slicer oltre a gestire la parte relativa al sampler potendo controllare fino a 6 campioni per ognuno dei quattro banchi a disposizione. Non mancano dei tasti dedicati all’autoloop, al loop manuale, alla gestione dei vari parametri, all’assegnazione dei vari deck (1 e 3 il lato sinistro, 2 e 4 quello destro), alla sistemazione ed al riallineamento della beatgrid, alle varie funzioni di navigazione all’interno del software (cambio dei pannelli di visualizzazione, tasto shift, browser delle playlist e delle tracce, ecc…) o a quelli relativi a funzioni specifiche come lo Slip od il Censor (che, rispettivamente, abilitano la classica funzione Slip di Pioneer/Serato e che fa andare al contrario il brano), non mancano, ovviamente, il lungo fader per la regolazione del tempo, il tasto dedicato al master tempo e i due knob di regolazione della sensibilità della jog e dello stop time.
In alto troviamo, a chiudere il deck, la strip search con cui andare direttamente su qualsiasi parte della traccia con la semplice pressione del dito e la sezione dedicata agli effetti del software: abbiamo a disposizione ben 4 knob e quattro pulsanti dedicati per poter gestire completamente tutta la parte effetti sia con tre effetti alla volta che con un singolo effetto per ogni banco con le varie regolazioni specifiche.

La Video Recensione con Serato DJ

Caratteristiche tecniche

Software Serato DJ
Number of channels 4 audio channels, 2 MIC channels
Input ports CD/LINE x 4 (RCA), PHONO x 2 (RCA)
MIC x 2 (XLR & ¼-inch combined jack x 1, ¼-inch jack x 1)
Output ports Master Out x 2 (RCA x 1, XLR x 1)
Booth Out x 1 (¼-inch jack)
Headphone Monitor Out x 2 (front panel ¼-inch jack, Φ3.5mm MiniPin)
Other ports USB B port x 2
Sampling rate 44.1 kHz
D/A converter 24-bit
A/D converter 24-bit
Frequency response 20 Hz – 20 kHz
Total Harmonic Distortion ratio 0.002% or less
S/N ratio 111 dB or above (USB)
Head room 19 dB
Maximum dimensions (WxDxH) 870 x 419.5 x 98.4 mm
Unit weight 10.4 kg

SERATO DJ – SYSTEM REQUIREMENTS

Applicable OS (Windows) Windows® 7
32-bit: (CPU) 2.0 GHz Core 2 Duo/(Memory) 2GB
64-bit: (CPU) 2.4 GHz Core 2 Duo/(Memory) 4GB
32-bit: (CPU) Core i3, i5 or i7 1.07 GHz Duo/(Memory) 2GB 64-bit: (CPU) Core i3, i5 or i7 1.07 GHz Duo/(Memory) 4GB
Applicable OS (Mac) Mac OS X v10.8/10.7/10.6
32-bit: (CPU) 2.0 GHz Core 2 Duo/(Memory) 2GB
64-bit: (CPU) 2.4 GHz Core 2 Duo/(Memory) 4GB
32-bit: (CPU) Core i3, i5 or i7 1.07 GHz Duo/(Memory) 2GB 64-bit: (CPU) Core i3, i5 or i7 1.07 GHz Duo/(Memory) 4GB
Display resolution 1280 x 720 or higher resolution

Conclusioni

Indubbiamente ci troviamo di fronte ad un controller che segnerà il punto di riferimento per parecchio tempo nel mondo dei controller di fascia superiore. Date le caratteristiche tecniche potrei osare dire che questo potrebbe creare la fascia “Top Pro” o che sicuramente, come è stato per il DDJ-SX, sarà un punto di riferimento per nuove funzionalità da inserire all’interno dei controller top di gamma.
A conclusione il fattore che ha fatto discutere di più sulla rete: dimensioni e peso; ci troviamo di fronte ad un’apparecchiatura solida e resistente dalle dimensioni considerevoli ma dal peso non eccessivo (sono poco più di 10 Kg) che, per la qualità intrinseca del prodotto, non credo vada visto come un difetto ma come un pregio e, se non si trova lo spazio in consolle per installare un’apparecchiatura del genere non ce n’è sicuramente per posizionare CDJ e Mixer, pertanto questa la vedo solo come una classica “discussione da bar” che lascia il tempo che trova; è un dato di fatto che le apparecchiature professionali hanno sempre avuto bisogno di spazio e hanno un determinato peso proprio per le loro caratteristiche tecniche.
Infine il prezzo: quello dichiarato è di €. 1.999,00 e si può trovare a poco meno presso gli store selezionati da Pioneer nel territorio nazionale; lo valuto, anche se molto più elevato dei prodotti in commercio, in linea con le qualità strutturali del prodotto e, come ci ha abituato Pioneer negli anni passati, sicuramente durevole nel tempo.

Ringraziamenti:

Goody Music di Roma per la disponibilità di sala prove e prodotto.

Recensione a cura di Sasa dj

Informazioni sul prodotto: sito ufficiale Pioneer dj

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