DJmag, sito e rivista finalmente in Italiano!

[Morpheus]

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E’ bufera nel mondo della musica dance “Dj Mag pubblica interviste-spot per soldi”
La rivelazione del blog americano EDMsnob che pubblica le fatture inviate alla rivista culto del clubbing dai nomi più in auge della scena elettronica. La difesa: “Compensi per attività pubblicitarie lecite”

di Massimiliano Sfregola | 14 agosto 2012

l rapporto pubblicato dal blog EDMsnob, una sorta di “wikileaks” della pista da ballo, sta scatenando un vero e proprio terremoto nel mondo del clubbing. Sotto accusa c’è DJ Mag, la principale rivista di settore, accusata di aver mandato al macero le regole fondamentali dell’informazione pubblicando, in cambio di denaro, storie di copertina e interviste promozionali organizzate a tavolino con i management dei vari re della consolle .

Il blog americano, che aveva preannunciato in “stile Assange” la pubblicazione dei ‘cabli’, ha anche le carte per dimostrare ciò che sostiene: una fattura di 13000 sterline inviata dalla rivista inglese per “servizi di comunicazione” all’agenzia della super-star Ferry Corsten, poco prima dell’uscita di un numero nel quale la sovraesposizione del dj olandese appare quantomeno sospetta.

Stessa storia anche per altre fatture di altri nomi ben noti della scena, tra i quali spiccano quelli del producer americano Erick Morillo, dell’inglese Eddi Halliwell e del tedesco Paul Van Dyk. Quest’ultimo avrebbe versato solo nel 2012 la bellezza di 15000 sterline alla rivista per l’acquisto di spazi pubblicitari ed altre non ben definite “attività promozionali”.

A pensar male si fa peccato, ma cosa troneggia sul numero di agosto? Un’intervista al big della scena trance. Altra coincidenza.

Silenzio da parte dei nomi tirati in ballo, mentre il cinguettio dei vari “perché vi stupite” o “nulla di nuovo” rimbalza da un angolo all’altro del globo via Twitter. E non si è fatta attendere la reazione di Londra: in un furioso comunicato stampa, la redazione della rivista ha accusato il blog americano di sensazionalismo e giustificato i pagamenti come “compenso per attività pubblicitaria lecita”, annunciando l’avvio di azioni legali. Nessun riferimento però all’inopportunità, per un organo di informazione, di offrire copertura giornalistica ai propri clienti: un circolo vizioso dove il confine tra marketing e giornalismo si assottiglia pericolosamente.

[SpecialOneDJ]

beh.. per esempio nel settore industriale, sulle riviste settoriali, è normale che alcuni articoli redazionali (dove ovviamente non mancano elogi e rappresentazioni positive) siano pagate.
solitamente sono all'interno di contratti pubblicitari.. che so compro 10 pagine pubblicitarie in 1 anno (per la mia etichetta discografica) e tu mi fai anche un articolo redazionale di 4 pagine che concordiamo assieme.

suppongo che la cosa sia paragonabile... la musica (a quei livelli) è una industria d'altronde.

[Morpheus]

è vero SpecialOne e hai detto la parola giusta, sono "redazionali", cioè forme di pubblicità diverse dallo spot, dall'inserzione. Per questo non sono paragonabili all'articolo.
Se fai caso i redazionali sono segnalati come tali per essere visivamente separati e distinguibili dall'articolo, così come nelle radio, per esempio la pubblicità è segnalata e se lo speaer fa un annuncio a voce, deve (ma è la legge che lo chiede) o farlo anticipare da uno stacchetto ad hoc o lo dice lui prima dell'annuncio.
questo per evitare forme pubblicitarie ingannevoli e perciò vietate.
E' se vuoi, un discorso già affrontato in altri ambiti quando ci si chiede perché la radio non può ricevere soldi o altro dall'artista o produttore per inserire nella programmazione musicale il proprio brano.
Se lo si fa si comette un reato (vedi l'ultimo caso SONY/JLO a new york) per evitarlo, esistono appunto i redazionali oppure forme di pubblicità distinguibili.

[CyberMix]

Copio ed incollo quanto scritto sull'argomento in Facebook

Io di eroi duri e puri dell'informazione "indipendente" non ne ho mai conosciuto uno in vita mia, soprattutto se l'informazione riguarda un qualsiasi tipo di attività commerciale, compresa la libera professione del dj. E soprattutto se dell'informazione se ne fa il proprio lavoro principale.
Piero sa benissimo che quando ci sono interessi commerciali in gioco le pressioni su chi fa informazione sono tante. Sta a le persone poi sapere come comportarsi e avere la capacità di rendersi credibile.
Ma per favore evitiamo discorsi sulla libera informazione che fu, che sa tanto di "si stava meglio quando si stava peggio" o "piove governo ladro".

[Morpheus]

acci, CyberMix, così decontestualizzata, personalmente non la capisco.
Hai un link alla discussione?

[CyberMix]

Piero Fidelfatti aveva postato anche lui la stessa notizia su facebook.
Quello è il mio commento.

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[cioce]

[cioce]

7 GENNAIO 2013

Una data che campeggia “minacciosa” sul banner presente all’interno del nostro sito. Una data che segna alcuni cambiamenti sostanziali per voi che in qualità di lettori del nostro sito e della nostra rivista siete la nostra forza motrice.

Ci sono tanti progetti che nasceranno, tante novità che si svilupperanno e tanti miglioramenti per rendere sempre più agevole ed interessante la vostra navigazione sulle pagine di questo web-magazine. Il nostro team é all’opera da diverso tempo in vista di questo evento.

News sempre aggiornate, nuove rubriche (ecco spiegati gli strani loghi), curiosità, recensioni e soprattutto tanto spazio alla musica, nostra comune passione. Restate sintonizzati perché il 7 gennaio sarà ufficialmente l’inizio dell’anno nuovo per djmagitalia.com!

La Redazione

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[cioce]

Abbonamento annuale Djmag + cuffia aiaiai tma-1
SOLO €99



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[andreanegri]

Io l'ho fatto...questa cuffia in pratica la paghi 60 euro...Ottimo!