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Posso riprodurre in pubblico le tracce di Spotify o servizi di Streaming simili? [NO]

Come essere un digital jockey in regola utilizzando file audio e video.
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The_Animal_DJ
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Re: Posso riprodurre in pubblico le tracce di Spotify? [NO]

Messaggio da The_Animal_DJ »

Andando oltre le roblematiche legali ITALIANE (di cui Algoriddim non s'interessa), con spotify noleggi le canzoni e non le compri mentre negli altri casi sí... c'è la sua differenza!!!

Poi mi spieghi dove c'è scritto sui CD che non possono essere riprodotti... sai... ne ho più di 2000 e non ho mai visto scritte del genere in quasi 30 anni che li compro...
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nipon
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Re: Posso riprodurre in pubblico le tracce di Spotify? [NO]

Messaggio da nipon »

Con Spotify ne acquisisci un diritto.. Un po' come quando si affitta un appartamento.. e non facciamo gli scandalizzati.. perché parliamo del futuro della musica..

Per quanto riguarda le scritte.. avremo cd diversi.. ne ho preso uno a caso dalla scrivania di mio padre e riportava:
"Unauthorized copying, public performance, broadcasting hiring or rental of this recording prohibited."

Fatto sta .. che quel che dico.. che di fatto.. Se il diritto d'autore alla fine viene remunerato tramite SIAE, non vedo dove sia il problema.. attribuendo così una licenza di diffusione a chi usufruisce di un account Spotify o Itunes Radio..

Che poi.. la maggior parte degli artisti che tratto non sono nemmeno iscritti alla SIAE .. e rendono disponibili i loro brani gratuitamente..

In USA ci sono DJ che tranquillamente mettono i loro djset scaricabili.. con brani non di loro appartenenza e vivono tranquillamente beati .. perché semplicemente hanno gestioni burocratiche diverse e possono farlo..

come al solito in Italia.. siamo indietro anni luce su tutto..
powertheking
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Re: Posso riprodurre in pubblico le tracce di Spotify? [NO]

Messaggio da powertheking »

Ciao nipon, all'epoca quando avevo rispolverato l'argomento era proprio perché a mio avviso quella dovrebbe essere l'interpretazione della norma. secondo me spotify è assimilabile al noleggio di un cd. Il brano non è di mia proprietà ma la siae viene già remunerata dal locale per l'utilizzo "extra" che si fa della musica. Il brano non è ne una copia n'è una contraffazione ma solamente un noleggio e secondo me questo oltre ad essere il futuro è anche perfettamente legale. Sarebbe interessante se su questo si potesse avere un parere legale da un avvocato del mestiere, o anche un'opinione direttamente dalla SIAE.
nipon
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Re: Posso riprodurre in pubblico le tracce di Spotify? [NO]

Messaggio da nipon »

Grazie del supporto, powertheking !!

Mi fa piacere che qualcuno la pensi come me..

Inoltre sorge un'altro problema.. che il mondo della musica odierno sforna talmente tanta musica della quale la SIAE italiana manco è a conoscenza(ricerca fatta ieri tramite l'archivio delle opere musicali).. potendo sfruttare dei server di livello mondiale, tutti gli artisti potrebbero essere veramente remunerati.. ci sarebbe una sola organizzazione con un solo database.. contenente tutta la musica del mondo..

La musica è cambiata con la digitalizzazione.. ed è giusto che lo faccia anche la legge..

Che poi.. mi chiedo .. se utilizzassi musica proveniente da spotify per un djset.. a chi farei danno? potrebbero fare delle convenzioni o magari una licenza che costi leggermente di più.. piuttosto che venga riprodotta musica illegale...
powertheking
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Re: Posso riprodurre in pubblico le tracce di Spotify? [NO]

Messaggio da powertheking »

Concordo pienamente. Penso inoltre che il concetto di fruizione della musica sia talmente stato stravolto che tutto il discorso del diritto d'autore va a farsi benedire.
Pensiamo a quello che combiniamo durante un dj-set. Oltre ai brani che riproduci magari usi un sacco di microspezzoni di altri brani per lanciare un loop, per fare un richiamo durante una parte di un altro pezzo. Magari molti dei brani che usi li hai presi da artisti che conosci e che li hanno messi a disposizione su soundcloud, magari li fai girare insieme ad altri pezzi, creando una amalgama impossibile da discernere. Un esempio idiota, ma se durante un pezzo dei Daft Punk lancio un "ein zwei polizei!" solo la frase intendo.... quale controllore SIAE sarebbe in grado di riconoscere e verificare il possesso del suddetto brano musicale? Per una frase o meglio, un loop? E tutti i brani che stravolgiamo completamente durante una session? Insomma, poter attingere da un catalogo come Spotify o altri servizi non solo è vantaggioso per noi DJ ma anche per i musicisti che seppur pochi centesimi ma vedrebbero riconosciuto il loro contributo comunque. Ed essendo anche un musicista con diversi dischi all'attivo parlo con cognizione di causa.
Detto ciò il problema è che la legislazione non si adatta in tempo ai cambiamenti.
Legalmente parlando penso che sia possibile farlo. Se la SIAE arriva e se il locale è in regola può solo contestare l'autenticità dei supporti che uso. Ma in un caso simile anche mobilitando la GDF non potrebbero trovare nessun materiale contraffatto o illegale. Solo musica regolarmente presa da spotify il quale sono convinto abbia le stesse restrizioni dell'acquisto di un cd. Come l'affitto di una casa appunto, la casa non è mia ma nessuno può vietarmi di invitarci a cena i miei amici.
Resta il fatto che penso che nessuno abbia voglia di passare per sequestri di attrezzature, processi, spese legali etc etc anche se convinto di avere ragione. Per questo servirebbe un adeguamento chiaro della normativa. O una semplice presa di posizione della SIAE del tipo: puoi farlo pagano tot all'anno, oppure per noi non puoi farlo per questo e quel motivo.
Morpheus

Re: Posso riprodurre in pubblico le tracce di Spotify? [NO]

Messaggio da Morpheus »

a mio parere state sbagliando e basterebbe che leggeste i ToS di Spotify per capire che non potete "Ricomunicarlo". Quello che avete è uno streaming che nel diritto d'autore è la "comunicazione al pubblico" (una specie di radiodiffusione ma senza etere), un servizio che vi viene "ceduto" a titolo personale e che non può essere "ritrasmesso" soprattutto in una situazione come quella di una pubblica esecuzione, senza la specifica autorizzazione di Spotify stessa.
Basti solo pensare a come si ha "remunerazione" attraverso spotify, cioè coi player che "ascoltano".
Stiamo proprio parlando di due cose diverse che come accade nel diritto, vanno perciò licenziati in modo diverso e specifico.

Il locale ha una licenza per la pubblica esecuzione.
Avete fatto delle ipotesi, allora facciamone un'altra facciamo che il locale mandi un mixato o prelevi la musica dall'FM. Per farlo avrebbe bisogno di una ulteriore licenza oltre a quella per la esecuzione, una licenza della radio per la ritrasmissione del suo segnale
Morpheus

Re: Posso riprodurre in pubblico le tracce di Spotify? [NO]

Messaggio da Morpheus »

https://www.spotify.com/it/legal/end-user-agreement/#s4" onclick="window.open(this.href);return false;

8. Linee guida dell’utente

Abbiamo stabilito alcune regole di base che gli utenti devono rispettare quando si utilizza il Servizio per fare in modo che Spotify rimanga una piacevole esperienza per tutti. Si prega di seguire queste regole e di incoraggiare gli altri utenti a fare lo stesso. Spotify rispetta la proprietà intellettuale e si aspetta che anche i suoi utenti facciano lo stesso. Ciò significa, ad esempio, che non sono consentite le seguenti azioni:

Copiare, riprodurre, “estrarre”, registrare o rendere disponibile al pubblico una parte dei servizi offerti da Spotify, il contenuto offerto con il Servizio o qualsiasi altra azione portata a compimento avvalendosi del Sistema di Spotify, ma non espressamente consentita dalle disposizioni delle presenti Condizioni;
Utilizzare il Servizio di Spotify per importare o copiare i file locali dei quali non si ha il diritto legale di poter disporre;

La decodificazione, decompilazione, disassemblaggio, modifica o creazione di lavori derivati da servizi forniti da Spotify o da parti di essi;
Eludere qualsiasi tecnologia utilizzata da Spotify, dai suoi licenziatari o da qualsiasi terza parte al fine di proteggere i contenuti accessibili tramite il Servizio;
Noleggiare o concedere in leasing una qualsiasi parte dei servizi forniti;
Aggirare eventuali restrizioni territoriali applicate da Spotify;
Aumentare artificialmente il conteggio di riproduzione o manipolare in altro modo i servizi forniti attraverso script o altri processi automatici;
Rimuovere o alterare qualsiasi Copyright, marchi o altri diritti di proprietà intellettuale, gli avvisi contenuti sul, o disponibili tramite, il Servizio di Spotify;
Fornire la propria password a qualsiasi altra persona o utilizzare il nome utente e la password di un’altra persona.
Si prega di rispettare Spotify e gli altri utenti del Servizio. È vietato intraprendere qualsiasi attività sul Servizio o caricare Contenuti, inclusi la registrazione e/o l’utilizzo di un nome utente che è o include materiale:

abusivo, diffamatorio, osceno o pornografico;
illegale o destinato a promuovere o commettere un atto illegale di qualsiasi tipo, ivi comprese le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale, diritti di privacy o diritti di proprietà di Spotify o di terzi;
che contenga dati personali di terzi o è destinato a richiederli;
che comprenda contenuti dannosi come malware, virus Trojan e simili o interferisca con l’accesso di qualsiasi utente al Sistema di Spotify;
finalizzato a infastidire o disturbare, ovvero infastidisca o disturbi gli altri utenti;
che manifesti o rappresenti falsamente l’affiliazione con altri utenti, persone o enti o comunque sia fraudolenta, falsa, ingannevole o fuorviante;
che utilizzi strumenti automatizzati per promuovere artificialmente contenuti;
che comporti la trasmissione di e-mail di massa non richieste (“spam”), e-mail spazzatura, comunicazioni a catena o simili, anche attraverso la casella di posta di Spotify;
che riguardi attività commerciali o di vendita, come la pubblicità, concorsi, lotterie, o schemi piramidali;
che promuova prodotti o servizi commerciali;
che interferisca con il Sistema di Spotify, manomettendo o tentando di sondare, esaminare o testare le vulnerabilità del Servizio di Spotify, dei suoi sistemi informatici o di rete o violando qualsiasi misura di autenticazione e di sicurezza di Spotify;
che si ponga in contrato con l’Accordo, come determinato da Spotify. L'utente accetta che Spotify possa rivendicare il proprio nome utente, per un qualsivoglia motivo. Si invita a prestare attenzione a ciò che si pubblica su Spotify. Il Servizio include funzionalità sociali e interattive, tra cui la possibilità di inserire e condividere contenuti e di rendere pubbliche talune informazioni riguardanti l’utente così come previsto dalle impostazioni prescelte nel suo account. Si ricorda che le informazioni condivise o disponibili al pubblico possono essere utilizzate e ri-condivise da altri utenti su Spotify o in tutto il web. Si prega quindi di utilizzare Spotify con attenzione e di gestire le impostazioni dell’account regolarmente. Spotify non si assume alcuna responsabilità per le scelte degli utenti in merito alla pubblicazione di informazioni personali sul Servizio.
La password protegge l’account dell’utente il quale è l’unico responsabile della relativa sicurezza e segretezza. L’utente riconosce di esserne l’unico responsabile per qualsiasi utilizzo venga fatto della password e del relativo nome utente. Se questi dati dovessero essere smarriti o rubati, o se si sospettasse che sia stato effettuato un accesso non autorizzato al proprio account da parte di terzi, si prega di avvisarci immediatamente e di cambiare la propria password nel più breve tempo possibile.
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Apple Music

Messaggio da cioce »

Quando Apple ha svelato Apple Music durante il WWDC è stato annunciato anche il prezzo di 9.99$ destinato agli Stati Uniti senza però soffermarsi, neanche successivamente, sul costo che si sarebbero trovati davanti i consumatori europei. Ora la beta di iOS 8.4 ha tolto ogni dubbio in merito al prezzo europeo del servizio…

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Nell’ultima beta di iOS 8.4, rilasciata la scorsa settimana, sono iniziati a comparire i primi riferimenti ad Apple Music.
Alcuni utenti infatti possono vedere fin da subito, all’interno dell’applicazione Musica, i piani disponibili per lo streaming musicale di casa Apple e sono stati così in grado di svelare il prezzo per le nazioni europee.
In Inghilterrà il prezzo di Apple Music sarà di 9.99£ e verrà mantenuta la cifra di 9.99€ anche negli altri paesi europei dove viene utilizzato l’euro come moneta, quindi anche in Italia.

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Oltre al costo del singolo abbonamento, anche il prezzo della versione “famiglia” sarà in linea con quello americano ovvero 14.99€ per 6 dispositivi su cui utilizzare Apple Music.

Apple Music arriverà in Italia e in altri 100 paesi a partire dal 30 Giugno, i primi tre mesi saranno di prova gratuita, lo proverete?
Ma la domanda che immagino vi starete facendo è: si potranno mixare in pubblico le tracce comprate su Apple Music?
Calcolando che siamo in Italia quasi sicuramente la risposta sarà un bel NO, ma magari in applicazioni come djay verrà integrata la possibilità di caricare e mixare le tracce direttamente dentro la app.
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Re: Apple Music

Messaggio da Store »

Comunque i 3 mesi gratuiti li proverò sicuramente :P peccato che non abbiamo fatto qualcosa in più per la qualità se avessero proposto quella di Tindal avrebbero sicuramente fatto convergere molti utenti anche da altre piattaforme.

Purtroppo per l'utilizzo dal vivo in Italia stiamo rimanendo indietro anni luce, ma se altri software oltre a djay inizieranno l'integrazione (anche offline) sarà un processo irreversibile ed impossibile da controllare.
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Re: Posso riprodurre in pubblico le tracce di Spotify? [NO]

Messaggio da cioce »

Google Play Music porterà alcune modifiche nel nostro modo di ascoltare la musica con Google. La concorrenza ormai è spietata sopratutto dopo il lancio di Spotify, portale che permette di ascoltare musica in forma totalmente gratuita con qualche interruzione pubblicitaria tra un brano ed un altro. Anche Apple si sta adattando a questo nuovo modo di ascoltare la musica e Google non poteva essere da meno.

Ecco così spuntare la proposta di una sezione gratuita in Google Play Music proprio come in Spotify. L’idea è quella di poter ascoltare delle playlist selezionate con qualche interruzione pubblicitaria tra un brano ed un altro. Questo come dicevamo sarà gratuito in Google Play Music. Inoltre se volessimo sottoscrivere un abbonamento sarà possibile acquistarne uno al prezzo di 9.99 euro al mese che ci garantirà la possibilità di ascoltare tutti i brani presenti su Google Play Music senza fastidiose interruzioni con il nostro account premium. Questa offerta di Google Play Music è già disponibile negli Stati Uniti in versione web e si prepara a sbarcare anche sugli smartphone Android ed Apple nei prossimi mesi. Questo aggiornamento ovviamente riguarderà anche l’Italia autorizzandoci ad ascoltare musica gratuitamente su Google Play Music.

Ma, come per Spotify, la domanda sorge spontanea, potremo mixare questa muscia in pubblico?
OVVIAMENTE NO
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