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Presentata a Gennaio 2011 al CES di Las Vegas, la nuovissima Hercules DJ 4Set arriva in questi giorni sugli scaffali dei negozi di musica ed è pronta per essere analizzata nel nostro Digital Jockey Lab.

Ormai lo si può tranquillamente affermare, Hercules è diventata l’azienda leader incontrastata nel campo delle console per Digital Jockey, e con questa nuova Console compatta ha abbinato le funzioni e le sensazioni tipiche di un controller semi-professionale, alla semplicità tanto richiesta dagli utenti ancora inesperti nell’arte del mixaggio.

Come sulla sorella maggiore 4-Mx sono presenti due ampie jog (ciascuna dotata di un sensore al tocco pensato per lo scratch), una scheda audio integrata (dotata di una uscita master e una cuffia) e un controllo intuitivo su 2 o 4 deck virtuali grazie al software Virtual DJ 7 LE compreso nella confezione.

Le prime impressioni
Aperta la confezione si nota la console ben protetta ai lati da due imballaggi e la sua scatola comprende un cavo usb per collegarla, istruzioni multilingua (Italiano compreso) e il CD contenente driver e software Virtual DJ 7 LE per Pc e Mac.
La DJ 4Set è larga 35cm e lunga 25 (esattamente come la RMX), alta 7cm, pesa circa 2Kg ed ha una struttura plastica molto solida.
A differenza delle console Hercules RMX, Steel e 4-Mx non viene fornita alcuna borsa per trasportarla ma questa scelta è stata sicuramente fatta da Hercules per poter tenere il prezzo della console più basso.

 

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Posta la console sul banco di collaudo del Digital Jockey Lab siamo pronti ad analizzarla nel dettaglio. 
Caratteristiche tecniche e costruttive

Osservando con attenzione i dettagli dell’hardware si nota un assemblaggio ben curato nei particolari anche se le dimensioni delle Jog mi sembrano fin troppo eccessive, avrei sinceramente preferito vedere fader dei pitch e dei volumi più lunghi.

Come sulla 4-Mx anche qui si possono controllare fino a 4 decks grazie a 2 pulsanti per il passaggio al volo dal deck A al C e dal B al D, a seconda della propria tecnica di mixaggio ogni DiJ potrà ora sbizzarrirsi in mixaggi più che creativi

Tutte le funzioni che i comandi di ogni singolo deck inviano al software da DiJ non risulteranno cambiate al ritorno al deck di origine e la lettera corrispondente al banco attivo, come anche i tasti Cue e Play-Pausa, si illumineranno di verde o rosso in modo da non creare confusione.

Ovviamente non si sarà obbligati a mixare per forza a 4 decks e sarà possibile mixare anche solo 2 decks come con le più comuni console da DiJ.

Nel pannello superiore si trovano un totale di 39 pulsanti, 2 fader per i Pitch a 14 Bit, 2 fader di volume più il crossfader, 10 potenziometri rotativi e 2 jog wheel grandi come CD con ben 12cm di diametro e con una precisione alla rotazione suddivisa in 256 step che vogliono dire un valore ogni 1,4 gradi.
In queste nuove jog wheel, Hercules ha integrato una tecnologia tanto precisa quanto affidabile: sensori in grado di rilevare la pressione esercitata dalle mani dell’utente sulla parte superiore delle manopole rotanti. Le manopole rotanti si schiacciano per meno di 1 mm, così come avviene con alcuni lettori CDJ, riproducendo le sensazioni tipiche del tappetino dei giradischi. La retroilluminazione presente al centro di ciascuna Jog (per un comodo effetto visivo) segnala l’attivazione della modalità “Touch Wheel”, che permette all’utente di scratchare o interrompere/riavviare la riproduzione di un brano semplicemente variando leggermente la pressione delle proprie mani.
La priorità di Hercules è stata l’introduzione nel controller di questo tipo di rilevazione meccanica, in modo da funzionare in qualsiasi condizione e senza alcuna interferenza con la rilevazione elettronica: un sensore elettronico può essere infatti disturbato dall’elettricità statica, dalle strutture tubolari degli impianti di illuminazione, nonché da moquette o scarpe che isolino elettricamente il DJ.

 

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I pulsanti in plastica rigida hanno una buona reattività e sono gli stessi già usati sulle console RMX e Steel. Da notare che sono tutti retroilluminati da led di colore verde e quando si selezionano i due deck aggiuntivi C e D i led delle Jog e dei tasti Cue/Play-Pausa diventano rossi.
I cursori del volume e dei pitch (con click centrale e lunghi 45mm) hanno una rigidità ben calibrata mentre il cross fader risulta tipicamente morbido ed appositamente studiato per gli amanti dello scratch. Le manopole dei toni hanno lo scatto nella posizione centrale ma fate attenzione perché i potenziometri dei gain non sono presenti per cui ci si affiderà al controllo dell’auto-gain del software di mix che utilizzeremo.

 

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Nelle connessioni della parte anteriore si trovano le prese per cuffia (out 3-4) e microfono (in 1-2) a Jack da 6.3mm (1/4″) che sono dotate, nella parte superiore della console, dei relativi potenziometri hardware (non mappabili midi) per la regolazione del volume, il microfono è inoltre dotato di funzione talk-over che abbassa automaticamente il volume master quando si usa il microfono.
Da notare che, anche se molte software house non hanno ancora integrato la gestione microfonica nei loro software, come su Traktor per esempio, un microfono collegato alla 4-Mx si può usare perfettamente grazie al driver Hercules completo anche di questa funzionalità.

 

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Nella parte posteriore si trovano due uscite stereo (out 1-2), la prima con i classici RCA bianco e rosso e la seconda su jack stereo da 3,5mm (1/8″), che consentono ai DJ di potersi collegare ad un paio di casse classiche da pc, agli impianti hi-fi da casa o ad un canale del mixer di un locale.
Rimane infine la presa USB per collegare la nostra console al computer.
L’analisi della scheda audio integrata
La scheda audio integrata utilizza il convertitore digitale/analogico (DAC) Wolfson WM8778 (1 stereo in & 1 Stereo out) ed un WM8523 (1 stereo out) che assicurano alle uscite audio e all’ingresso microfonico un ottimo livello della qualità sonora (108/106dB SNR – ‘A’ weighted @ 48KHz).

 

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Come avevamo già notato nella altre console Hercules la potenza e la definizione sonora dell’uscita cuffia è buona, lo abbiamo notato subito collegando cuffie professionali da DJ come Reloop RHP-10 e Stanton DJ PRO 3000.
Il gain hardware del canale microfonico è stato aumentato di ben 18dB come sulla 4-Mx e grazie a questa modifica sarà possibile utilizzare anche microfoni con elevate impedenze.

Driver e pannello di controllo Hercules

Sui sistemi operativi Windows troviamo driver ASIO che assicurano una bassa latenza e i classici WDM multicanale mentre su Mac OS l’aggregate del Core Audio viene automaticamente settato dopo l’installazione del driver stesso.

Fra le opzioni disponibili nel completissimo pannello driver notiamo la possibilità di:
– Regolare volumi e bilanciamento dei canali di uscita
– Attivare e regolare il parametro della funzione Talkover
– Regolare sensibilità ed eventuale disattivazione delle Jog
– Regolare frequenza, campionamento e numero di sample (latenza) del buffer ASIO (solo PC)
– Selezionare il numero del canale Midi della console (utile in caso di utilizzo di più periferiche midi sullo stesso computer)
– Impostare la curva di taglio hardware del crossfader
– Selezionare il canale 1-2 o 3-4 dell’uscita cuffia frontale
– Impostare il “mix” dei canali audio udibili sulle uscite 1-2 (predefinito USB, linea di ingresso 1-2 più USB e Microfono più USB)
– Impostare la modalità di utilizzo della console a 4 o 2 deck base ed estesa
– Impostare a 7 o 14 Bit i due fader dei Pitch

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Ovviamente vi consigliamo di leggere accuratamente il manuale allegato dove ogni singola opzione presente nel pannello è perfettamente descritta nello specifico.

La comparazione con le altre console Hercules

Per aiutarvi a capire fra quali delle console di casa Hercules si collochi la nuova DJ 4Set, allego sotto un piccolo schema comparativo, che mette a confronto le caratteristiche principali della MK4, DJ 4Set ed RMX.

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Il Test su PC e MAC con Virtual DJ e Traktor

L’operatività è immediata ed è sufficiente installare driver e software allegato “Virtual DJ 7 LE”, collegare casse, cuffia e console al Pc o Mac tramite il cavo USB in dotazione e si è pronti per mixare anche a 4 deck!

La versione LE di Virtual DJ include funzioni per la sincronizzazione delle tracce, la creazione di loop automatici, la possibilità di usare 4 HotCue e svariati effetti audio ed anche video.
Sarà inoltre possibile registrare i propri mix sotto forma di file audio e provare anche il videomix a 4 deck, la skin dedicata sulla versione LE dispone infatti di un pannello dedicato per il videomix, l’unico limite sarà che la finestra del master out video non potrà essere ingrandita a tutto schermo sul monitor o proiettore secondario collegato (serve la versione PRO per farlo).

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Come sulla versione 7 LE di Virtual DJ allegata, ed aggiornabile previa registrazione sul sito di Virtual DJ, anche sull’ultima versione 7.0.4 PRO la console viene riconosciuta nativamente e funziona alla perfezione.

Se poi avete la necessità di avere a disposizione funzioni avanzate, vi consiglio di scaricare il mio mapper pack che include i mapper di tutte le console della Hercules compresa ovviamente la DJ 4Set, lo trovate nel nostro forum nella sezione Virtual DJ Mapping, oppure QUI.

Su Traktor Pro 1.2.7 ed anche sull’ultimo Traktor Pro 2 è necessario scaricare il mapper dedicato sul sito Hercules per permettere il funzionamento di tutti i vari tasti e led in una configurazione a 4 deck.

Anche i DJ che mixano utilizzando i classici 2 deck possono sfruttare la console che, oltre al controllo nativo su 2 o 4 banchi virtuali, offre anche una modalità a 2 banchi estesa: in questa modalità, i pulsanti Deck Switch che, nella modalità a 4 banchi, trasformano i banchi A e B nei banchi C e D, raddoppiano invece certi controlli di entrambi i banchi, mantenendo comunque inalterati i controlli di base di ciascun banco (come le jog, i pulsanti Cue/Play-Pausa e i fader del volume).
Hercules DJ 4Set è inoltre compatibile con altri software di mixaggio a 2 o 4 banchi (qualora il software sia totalmente controllabile via MIDI).

Configurazione minima di sistema

Requisiti minimi PC:
Windows® XP/Vista/7 32-bit/64-bit
CPU da 1,5GHz o superiore
1GB o più di RAM
Porta USB (bus USB alimentato)
Altoparlanti stereo e/o cuffie

Requisiti minimi Mac:
Mac OS® 10.4/10.5/10.6
CPU da 1,5GHz o superiore
1GB o più di RAM
Porta USB (bus USB alimentato)
Altoparlanti stereo e/o cuffie

Conclusioni

Si tratta di un controller serio venduto ad un prezzo abbordabile, di cui si nota subito la buona qualità costruttiva generale e la stabilità dei driver.
È indubbiamente adatta sia per i DJ alle prime armi che per quelli più esperti.

PREGI
– Gestione intelligente dei 4 deck
– Ottimo rapporto qualità/prezzo
– Molto compatta e facilmente trasportabile

DIFETTI
– I tasti Cue e Play/Pausa sono un po’ troppo piccoli e non sono allineati
– Le Jog risultano un po’ troppo alte rispetto al resto dei comandi
– La corsa dei Pitch è un leggermente corta ma essendo a 14 bit almeno sono precisi

Hercules DJ 4Set è distribuita al prezzo al dettaglio consigliato di €269 (IVA inclusa).

Ringraziamenti
Hercules – www.hercules.com
Djpoint.net – www.djpoint.net
Luigi Bressan aka Luz DiJ (Laboratorio Digital Jockey Ferrara)

By Cioce DiJ