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 Vestax PMC 05 PRO IV è l’ultimo battle mixer 2 canali realizzato dalla casa Giapponese e in commercio da pochi mesi. La prova realizzata da DiJ Hackid.

Con questo suo ultimo prodotto Vestax evolve la sua proposta commerciale per quanto riguarda i battle-mixer e si affaccia finalmente al digitale. Scrivo “finalmente” perchè come molti sanno l’azienda Giapponese ha sempre ascoltato le richieste dei suoi clienti, ma per quanto riguarda i mixer ha sempre avuto un carattere piuttosto “conservatore”, frutto forse dei tanti successi commerciali con questa categoria di mixer, sicuramente adatti ai Dj più estrosi nonostante mantenga la semplicità di un mixer 2 canali. Il “PMC 05 PRO IV” offre l’apertura verso i sistemi DVS (Timecode) e questo è dimostrato dalle caratteristiche tecniche e del layout del mixer che andrò subito ad analizzare. Confezione, dotazione e primo impatto. L’imballo è composto da un cartone abbastanza solido dove all’interno troviamo il mixer, avvolto in una plastica morbida e che trova posto tra 2 pezzi di polistirolo sagomati in modo da far “incastrare” perfettamente il mixer. Queste 2 righe per dirvi che il mixer nel suo involucro è al sicuro da graffi e ammaccature varie.

01 confezione

La dotazione di Vestax è molto essenziale, infatti all’interno del pacco, insieme al mixer, troviamo l’alimentatore, un cavo USB e le istruzioni in multi-lingua (italiano compreso).
La prima impressione, tirato fuori dal suo involucro è stata molto positiva. Ero convinto che quel colore rosso doveva risultato troppo sgargiante per un mixer, invece si sono dovuto ricredere perchè il mixer si presenta molto bello e accattivante, oltre che, come vedremo, solido.

02 confezione

Aspetto Fisico

Come dicevo, il mixer si presenta davvero molto compatto e robusto, con un peso di circa 4,5KG e le dimensione di un classico 10″(26cm x 33cm). Anche la parte estetica è stata molto ben curata e il metallo rosso lucido, con fantasiose serigrafie, ne fa addirittura un prodotto raffinato. Il layout del mixer è “ordinato”, nel senso che, nonostante i tanti tasti,potenziometri e slider, il mixer risulta davvero molto intuitivo e basta quindi un colpo d’occhio per riuscire a capire cosa serve a cosa.

Caratteristiche tecniche e Features principali

Il mixer offre davvero tanto e in casa Vestax non si sono certo risparmiati neanche nella tecnologia dei materiali.
Basta toccare il crossfader magnetico “CF-X2” per rendersene conto. La leggerezza e la semplicità con la quale si riesce a maneggiarlo ti fanno capire subito che si tratta di uno dei migliore mixer per chi ama fare scratch e in questo Vestax ha sempre primeggiato rispetto alla concorrenza. Con PMC 05 PRO IV non si smentisce affatto, anzi!

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Altra peculiarità tecnica che sicuramente interessa i Digital Jockey è rappresentata dai 12 tasti (6+6) posti nella parte centrale del mixer affiancati da 2 potenziometri rotativi “cliccabili”. Al centro è presente un tasto SHIFT di tipo hardware che se pressato fa cambiare colore ai suddetti tasti (da rossa a blu e viceversa), così che il Dj possa capire più facilmente quale funzione sta andando ad attivare.Come avrete sicuramente intuito tutta questa “zona” è mappabile con qualsiasi software, in quanto tasti e potenziometri obbediscono al protocollo MIDI.
Abbiamo accennato al fatto che il mixer sia orientato al Timecode con l’utilizzo dei software per digital-mix : se questo è intuibile dopo aver visto la “zona MIDI”, questo concetto viene rafforzato dando un sguardo al pannello posteriore del mixer stesso, zona dove si concentrano le connessione di input e di output.
Tra i vari tipi di connessione “standard” (Master, Booth, Send&Return, Aux) le più interessanti risultano le connessioni “THRU IN” e “THRU OUT”, che differenziano il “PMC 05 PRO IV” dai suoi predecessori.
Grazie a queste connessioni sarà possibile collegare gli input e gli output della scheda audio al mixer che sarà in grado di gestire qualsiasi flusso audio, sia questo proveniente dalla scheda audio (quindi i DECK virtuali dei nostri software), sia da un Cd player che da un giradischi.

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In altre parole grazie ad uno switch posto nella parte superiore del mixer saremo in grado di cambiare al volo le fonti audio che permettono i nostri missaggi il tutto senza collegare e scollegare ogni volta cd player o giradischi. Il tutto andrà cablato solo la prima volta.
Nonostante tutte queste novità, Vestax non ha perso punti su quello che l’ha resa famosa in fatto di mixer :
Materiali (sia esterni che la componentistica interna), equalizzazione e qualità audio sono rimasti ai livelli ai quali Vestax ci aveva abituati e per questo non mi dilungo nella loro descrizione.

Prova pratica

Per testare “sul campo” le potenzialità del mixer ho utilizzato quello che a mio avviso è il software che si sposa meglio con il 2 canali della casa Giapponese, ovvere Serato Scratch Live (versione 2.1).
Collegato il cavo USB è gia’ tutto operativo, visto che in dotazione non viene dato nessun CD-ROM e, quindi, non c’è nessun file da eseguire o da istallare.
La serigrafia della “zona MIDI” ci suggerisce di utilizzare :
– i 3 tasti superiori come 3 punti di CUE (con SHIFT disabilitato)
– gli stessi tasti come 3 SAMPLER (con SHIFT abilitato)
– i 3 tasti inferiori rispettivamente come LOOP IN, LOOP OUT, ACT (con SHIFT disabilitato)
– gli stessi tasti rispettivamente come LOOP 1/2, LOOP X2, AUTO
– le 2 rotelle all’estrema destra e sinistra per la selezione e il LOAD della traccia nei rispettivi deck destro e sinistro (ovviamente routando e cliccando la rotella stessa). Hanno ovviamente una rotazione infinita.
Ovviamente nulla vieta di mappare in modo differente questi tasti e queste rotelle. Con scratch Live mappare è davvero molto molto semplice, quasi banale direi.
Piccolissima parentesi : ho provato a mappare i tasti anche con VirtualDj Pro (versione 7.0.2) ed anche in questo caso il tutto ha funzionato senza intoppi. Questo per garantire che la zona MIDI del mixer è mappabile/utilizzabile con qualsiasi software presente sul mercato.

03 fronte

Finita l’operazione di mapping mi sono subito cimentato in una serie di missaggi per valutare l’effettivo e reale utilizzo del mixer. Tutto molto semplice e fluido. Benchè il mixer sia un 10″ (quindi lo stardard più stretto sul mercato) la disposizione del tutto consente al Dj di muoversi in agilità tra i vari tasti, potenziometri e slider. La zona “slider volume/crossfader” è sgombera, questo per permettere evoluzioni veloci tipiche di chi pratica scratch. Questo per dire che il LAYOUT del mixer è stato ben pensato e studiato.
I potenziometri rotativi sono forse un pò più allungati rispetto ai predecessori, risultano facili da impugnare e hanno la giusta durezza che li rende precisi in fase di rotazione. Il taglio della curva dell’equalizzazione è stato ben curato e le frequenze (alte,medie e basse) vengono totalmente killate quando i potenziometri sono stati ruotati del tutto in senso antiorario.
I tasti (non midi) danno un buon feed e non ho particolari da segnalare. Quelli MIDI, di diverso materiale probabilmente perchè dotati anche di LED luminoso, hanno un feed un pò più morbido ma rispondono perfettamente ad ogni sollecitazione. Questo accontenta anche i dj più esigenti che vogliono, ad esempio, giocare con gli HOT CUES.
Slider del volume e il crossfader sono altamente personalizzabili, nel senso che è possibile regolare la curva del volume sfruttando i potenziometri presenti nel pannello anteriore ed è possibile renderla di tipo :
– Logaritmico
– Lineare
– Scratch
Ovviamente la modulazione dei suddetti potenziometri consente tante combinazioni dei tre tipi di curva appena elencati.
E’ possibile anche invertire il comportamento classico del crossfader e degli slider dei volume con gli appositi switch posti sempre nel pannello anteriore.
Insomma nella prova pratica con Serato Scratch Live ho “stressato” il mixer sfruttando tutte queste funzioni appena elencate e devo dire che ho sempre avuto riscontri posiviti e tutto ha sempre funzionato perfettamente senza nessun tipo di problema.

 Conclusioni

Come avete già intuito leggendo queste righe, a mio avviso siamo di fronte ad un prodotto molto interessante che riesce a soddisfare sia le esigenze del Dj “conservatore”, che quelle del Dj più orientato all’universo Digitale.
Compattezza, solidità, qualità del materiali, facilità di utilizzo e layout estetico molto “User-Friendly collocano PMC 05 PRO IV tra i migliori mixer 2 canali presenti sul mercato. Se vogliamo trovare qualche difetto posso dirvi che mi sarebbe piaciuto, visto il prezzo, trovare una scheda audio integrata e gli slider del volume della stessa tecnologia di quelli utilizzati per il crossfader.

Per la gentile concessione del mixer ringraziamo EXHIBO (www.exhibo.it) distributore nazionale per il prodotti Vestax.
DiJ Hackid