Digital Jockey

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Il sistema TimeCode o DVS (Vinyl o CD) è stato studiato per venire incontro a tutti quei DJ che non vogliono e non possono rinunciare al feeling con il vinile o con il proprio CD player.
Tale tecnologia nasce per i vecchi sistemi di registrazione a bobina, e si sviluppa poi per i DJ su un supporto vinilico, ma essendo il supporto l’unica differenza sostanziale ben presto si diffonde anche sotto forma di file digitale su CD Audio.
E’ quindi possibile usare il TimeCode con tutti i giradischi e tutti i Cd player attualmente in commercio.

Ogni software house (o almeno le più “famose”) ha prodotto un proprio algoritmo ma in linea di massima ogni software di mixaggio è compatibile con TimeCode prodotti da altre software house. VirtualDJ, PCDJ DEX, Deckadance sono compatibile con i TimeCode Vinyl e CD di Serato, Torq, PCDJ, MissPinky, MixVibes, Traktor ed altri ancora.
La traccia TimeCode ha una durata che varia fra 10 e 27 minuti, quindi molto più lunga di qualsiasi traccia audio “reale”.

Più semplicemente diciamo che un software da DJ che supporta il sistema DVS (Digital Vinyl System) è controllabile tramite un disco in vinile oppure tramite le jog dei nostri CD player. Perché avvenga ciò il giradischi (o CD player) deve “dialogare” con il software inviando un segnale audio composto da un algoritmo appositamente studiato.

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Il funzionamento dell’algoritmo TimeCode

La traccia codificata stampata sul vinile (o come detto sul CD) viene interpretata dal software ed in particolare possono verificarsi 4 situazioni:
1) La puntina viene spostata in avanti sul disco o in caso di utilizzo di CDJ con funzione Vinyl il Jog viene ruotato in avanti
2) La puntina viene spostata indietro sul disco o in caso di utilizzo di CDJ con funzione Vinyl il Jog viene ruotato indietro
3) Il piatto viene fermato
4) Il piatto cambia velocità (Pitch)

Per quanto riguarda l’ultimo punto è bene specificare che, nel caso in cui la leva apposita venga spostata, viene letta una variazione del Pitch e contemporaneamente anche una variazione di Pitch Bend. Quest’ultima sul vinile viene effettuata toccando fisicamente il disco mentre sui CDJ utilizzando l’apposito Jog in modalità Bend.

In base ad una di queste situazioni, il software risponderà più o meno istantaneamente e il risultato sarà visibile nella waveform del software. La sua velocità di risposta dipende dalla latenza (ritardo) che abbiamo impostato dall’apposito menù delle impostazioni del driver.

La latenza a sua volta dipende:

1) Dalla scheda audio utilizzata (da quanto è veloce nel gestire il traffico di informazioni)
2) Dal software (da quanto è veloce nell’interpretare il segnale e fornire una risposta)
3) Dal proprio pc (o mac) e dalle risorse hardware che ha disposizione

Ricordiamo che impostando una latenza troppo bassa il sistema potrebbe non riuscire a supportare aggiornamenti tanto veloci (nell’ordine di uno ogni 1-5 millisecondi) e il risultato sarebbe un audio “a singhiozzo”.
Impostando, invece, una latenza troppo alta si rischia una risposta troppo lenta da parte del sistema ma di contro si avrà un audio più fluido e senza strani rumori.
Capite benissimo che l’ideale sarebbe una via di mezzo e per questo motivo ogni sistema TimeCode necessita di diverse prove tecnico-pratiche prima di potersi definire “buono”.

Cosa serve per creare un sistema TimeCode

Per potere avere un setup in modalità Timecode occorre:
1) Ovviamente un computer e un software che supporti questa tecnologia
2) I Vinili o CD TimeCode
3) Una scheda audio o un controller con scheda audio che abbia almeno 2 input e 2 output stereo

Nel nostro sito potete trovare varie recensioni di schede audio e controller con scheda audio integrata.

I collegamenti di un sistema TimeCode

Questo è uno dei più ricorrenti dubbi degli utenti che frequentano il nostro forum… vediamo di chiarirlo definitivamente.

Innanzi tutto la scheda audio va collegata al computer via USB, Thunderbolt o Firewire, vi ricordiamo che il sistema operativo deve riconoscerla e perché ciò avvenga l’istallazione dei driver (possibilmente aggiornato) è fondamentale e deve andare a buon fine.
Gli output del giradischi PHONO (o LINE dei CD player) andranno collegati agli input della scheda audio.
Gli output della scheda audio andranno collegati agli input LINE del mixer.
Il altre parole la scheda audio sta tra giradischi (o CD player) e mixer come potete vedere sotto.

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Modalità di funzionamento del sistema TimeCode

Il sistema TimeCode contempla 3 modalità di funzionamento:
1) Absolute
2) Smart (Intelligente)
3) Relative

La prima simula alla perfezione il vinile quindi se si alza la puntina ovviamente il suono si arresta e inoltre, spostando la puntina il software segue fedelmente “il salto” da un punto all’altro della traccia.
La seconda è la modalità più intelligente, consente come la modalità Absolute la navigazione in avanti e indietro all’interno della traccia ma l’inizio della traccia stessa non è vincolato alla posizione fisica di inizio del disco TimeCode.
Con la modalità relative, invece, si evitano i salti della puntina e il flusso audio non avrà interruzioni anche in caso di forti vibrazioni o salti della puntina dovuti ad un intensivo scratch, in questa modalità lo spostamento in avanti o indietro della puntina non sposta la traccia.

Tutti i software con supporto TimeCode mettono a disposizione una funzione molto utile che consente al dj di suonare vinile e cd che contengono tracce audio “reali” anziché la suddetta traccia TimeCode. In questo modo se il dj ha un pezzo su un vinile (o CD) e gli manca in formato digitale (mp3) potrà sfruttare questa funzione e suonare quel pezzo in modalità classica.
Questa funzione è detta “Bypass” ed è disponibile e visibile a schermo sulle skin dei vari software, è altrimenti attivabile assegnando il giusto comando ad un tasto della tastiera (o del controller).

I pregi del Timecode

– Sensazioni e feeling tattili identici a quelli dati da un giradischi, sia per lo scratch che per il pitch bend.
Ancora oggi questo è il miglior sistema per fare scratch utilizzando file digitali ed è utilissimo per chi mixa musica Hip Hop. Basti pensare a chi prima poteva fare scratch solo sui vinili che comprava e che se voleva utilizzare basi o suoni propri doveva farsi stampare vinili appositi.
Anche il pitch bend, toccando il vinile, è reale, al contrario dei piatti motorizzati (Tipo Numark NS7 o Denon DN-S3700) in cui purtroppo la simulazione non è ancora perfetta.
– Ci evita di spostarsi con numerosi vinili (o CD) perché, grazie a due vinili (o CD), cioè quelli codificati, è possibile “suonare” tutte le tracce digitali presenti nell’Hard Disk del proprio computer.

I difetti

– Trattandosi di una tecnologia che unisce il mondo analogico a quello digitale, uno dei difetti del sistema TimeCode è quello di limitare l’utente nel numero di funzioni del software. Infatti oltre algli immancabili comandi “Play-Pause / Cue” e al controllo totale che si ha sul disco il TimeCode non da accesso a nessun’altra funzione del software.
– I loop non saranno mai precisi perchè il CDJ non potrà “quantizzare” i BPM della traccia.
– Gli effetti audio dovranno essere attivati/modificati tramite mouse e tastiera o tramite un comune controller midi/hid esterno.

Per questo motivo tale sistema è consigliato solo a chi non può fare a meno del vinile e a chi ha una certa confidenza con i PC, vista la varietà di impostazioni che è possibile modulare.
Inoltre è bene specificare che un sistema TimeCode per funzionare a dovere necessita di una notevole quantità di risorse hardware del pc (RAM e CPU in primis), di una scheda audio che gestisca in modo veloce il traffico di dati e di un sistema operativo ottimizzato e privo di programmi inutili che lo appesantiscono (Antivirus, Firewall, ecc ecc).
Tutto ciò è ancor più vero se si sceglie di mixare videoclip anzichè files audio. 

Possibili problemi e relative cause

Se sentite dei “click” o l’audio “balbetta” le cause nel 99% dei casi possono essere:
1) Risorse hardware non sufficienti (computer troppo vecchio)
2) Scheda audio non performante (non in grado di gestire il traffico dati richiesto per il DVS)
3) Sistema operativo non efficiente e poco ottimizzato

Video dimostrativi

In questo video potete vedere la scheda audio Hercules Trim 4&6, particolarmente indicata per l’utilizzo con TimeCode Vinyl e CD; ponete molta attenzione perché dal sesto minuto in poi viene fatta una descrizione con voce e immagini di cos’è un sistema TimeCode.

In questo altro video non parlato vedete il vecchio VirtualDJ 5 collegato ad una scheda audio MAYA 44 (molto economica); la modalità è quella del TimeCode CD e vengono utilizzati i conosciutissimi Pioneer CDJ-1000.

In questo video in italiano viene mostrato  come collegare in TimeCode due giradischi con la scheda audio Native Instruments Audio 6 o 10 e Traktor Scratch Pro 2.

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By Cioce & Hackid DiJ