Digital Jockey

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“Istintiva compatta e leggera”, cosi Hercules definisce la nuova DJControl Instinct, (creata pensando a tutti gli aspiranti DiJ) che è dotata di tutto ciò di cui si ha bisogno per iniziare a mixare: uscite audio, jog sensibili alla pressione per fare i primi scratch ed un software completo ed intuitivo.

L’ho scritto anche in altre recensioni e sento di poter continuare ad affermare che Hercules è sempre più l’azienda leader incontrastata nel campo delle console per Digital Jockey e con questa nuova Instinct va a sostituire la MK4 e la MP3 e2, lanciandola però sul mercato ad un prezzo super competitivo. Non esiste infatti nessuna console sotto i 100€ cosi completa e munita di scheda audio, il prezzo infatti è praticamente lo stesso dei vecchi modelli MP3 che però non avevano alcuna scheda audio integrata.

Come sulla vecchie console compatte HDJC – MP3 – MK2 – MK4 sono sempre presenti due jog che ora però vengono dotate di un sensore al tocco pensato per lo scratch, una scheda audio integrata (dotata di una uscita master e una cuffia) ed un controllo intuitivo per due deck virtuali grazie al software completo made in Hercules (DJUCED).

Le prime impressioni

Aperta la confezione si nota la console ben protetta ai lati da due imballaggi, nella scatola si trova una guida rapida multilingua (Italiano compreso) e il CD contenente driver e DJUCED per Pc e Mac. Il cavo USB è collegato direttamente dentro la console e in questo modo sarà impossibile perderlo. A differenza delle vecchie console compatte ora non è più presente la protezione superiore in plastica, peccato perché era molto comoda per proteggerla durante i trasporti.
La Instinct è larga 26,5cm, lunga 19, alta 4,5cm, pesa circa 1Kg ed ha una struttura plastica. A differenza delle console Hercules AIR sono presenti 4 tasti e non 4 pad: questa è fondamentalmente l’unica grossa differenza funzionale fra le due piccole di casa Hercules, ma questa scelta è stata sicuramente fatta da Hercules per poter tenere il prezzo della console più basso.

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Caratteristiche tecniche e costruttive

Osservando con attenzione i dettagli dell’ hardware si nota un assemblaggio ben curato nei particolari: le piccole Jog sono ora dotate di sensori di pressione e sarà quindi possibile provare a fare qualche scratch, anche se ovviamente servirebbero Jog molti più grandi per provare qualche tecnica di turntablism seria, ma per questo Hercules propone altre soluzioni più professionali.
Nel pannello superiore si trovano un totale di 34 pulsanti e spiccano 2 nuove leve pensate per incrementare o decrementare il valore del Pitch (velocità della canzone), rispetto alla scomoda soluzione del potenziometro a corsa infinita (che era presente sulle vecchie Hercules e che spostava passo-passo il Pitch); queste due nuove leve risultano molto più funzionali e sono le stesse usate nei CDJ professionali Pioneer per attivare il reverse della traccia.
Sono ovviamente presenti i 2 fader di volume più il crossfader, 3+3 potenziometri rotativi per regolare gli EQ e 2 jog wheel del diametro di 8cm che  integrano la ormai classica tecnologia di casa Hercules: sensori in grado di rilevare la pressione esercitata dalle mani dell’utente sulla parte superiore. Le manopole rotanti si schiacciano per meno di 1mm, così come avviene con alcuni lettori CDJ, riproducendo le sensazioni tipiche del tappetino dei giradischi. Due piccole strisce luminose presenti nei bordi di ciascuna Jog (per un comodo effetto visivo) segnalano l’attivazione della modalità “Touch Wheel”, che permette all’utente di scratcchare o interrompere/riavviare la riproduzione di un brano semplicemente variando leggermente la pressione delle proprie mani.

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I pulsanti in plastica rigida hanno una buona reattività e sono gli stessi già usati sulla 4-Mx, DJ 4Set ed AIR. Da notare che sono tutti retroilluminati da led di colore arancione e i tasti Cue/Play-Pausa hanno dei pulsanti leggermente diversi e più precisi alla pressione e a differenza degli altri tasti fanno click. I cursori del volume hanno una rigidità ben calibrata mentre il crossfader risulta tipicamente morbido. Le manopole dei toni (EQ) hanno lo scatto nella posizione centrale ma fate attenzione perché i potenziometri dei gain non sono presenti per cui ci si affiderà al controllo dell’auto-gain del software di mix che utilizzeremo.
Prendendo spunto dalla MK4 e dalla MP3 e2, anche nella Instinct ritroviamo varie modalità assegnabili ai 4+4 tasti dei deck, ma mentre nei modelli precedenti avevamo solo 2 modalità ora ne abbiamo ben 4 e potremo comandare HotCue, Loop, Effetti e Sample.

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Nelle connessioni della parte anteriore si trova la presa cuffia su jack stereo da 3,5mm (1/8″) dotata nella parte superiore della console dei relativi tasti + e – per la regolazione del volume.

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Nella parte posteriore si trovano due uscite stereo, la prima con i classici RCA bianco e rosso e la seconda su jack stereo da 3,5mm (1/8″), che consentono ai DJ di potersi collegare ad un paio di casse classiche da pc, agli impianti hi-fi da casa o ad un canale del mixer di un locale.
Rimane infine il cavo USB per collegare la nostra console direttamente al computer.

L’analisi della scheda audio integrata

La scheda audio integrata utilizza due convertitori digitale/analogico (DAC) Wolfson WM8523 che assicurano alle uscite audio master e cuffia un ottimo livello della qualità sonora (106dB SNR – ‘A’ weighted).

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Come avevamo già notato nelle altre console Hercules la potenza e la definizione sonora dell’uscita cuffia è buona (nonostante la sola alimentazione via USB) e lo abbiamo notato subito collegando cuffie professionali da DJ come Reloop RHP-10, Pioneer HDJ-500, AIAIAI TMA-1 e Stanton DJ PRO 3000.

Driver e pannello di controllo Hercules

Sui sistemi operativi Windows troviamo driver ASIO che assicurano una bassa latenza e i classici WDM multicanale, mentre su Mac OS l’aggregate del Core Audio viene automaticamente settato dopo l’installazione del driver stesso.

Fra le opzioni disponibili nel completissimo pannello driver notiamo la possibilità di:
– Regolare volumi e bilanciamento dei canali di uscita
– Regolare sensibilità ed eventuale disattivazione delle Jog
– Selezionare il numero del canale Midi della console (utile in caso di utilizzo di più periferiche midi sullo stesso computer)
– Selezionare il canale 1-2 o 3-4 dell’uscita cuffia frontale
– Regolare il numero di sample (latenza) del buffer ASIO (solo PC)
– Settare la velocità di ripetizione dell’auto spostamento del Pitch a leva

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Come sui driver della AIR, anche per la Instinct e la prossima RMX2, non sarà più necessario scegliere sui sistemi operativi Windows la modalità audio WDM o ASIO in base al software utilizzato: Hercules ha infatti accolto una mia richiesta facendo ora funzionare allo stesso tempo entrambi i protocolli di comunicazione.

Ovviamente vi consigliamo di leggere accuratamente il manuale allegato dove ogni singola opzione presente nel pannello è perfettamente descritta nello specifico.

Il Test su PC e MAC con DJUCED, Virtual DJ e Traktor

L’operatività è immediata, è infatti sufficiente installare il driver e software allegato “DJUCED”, collegare casse, cuffia ed USB al Pc o Mac e si è pronti per mixare!

Con la DJControl Instinct  viene aggiornato DJUCED che arriva alla versione 1.0.24, software che continua a supportare anche la DJControl AIR, vediamo ora nelle specifico le nuove funzioni:
– Nella scheda “Generale” del pannello delle Preferenze è ora possibile regolare la sensibilità del Pitch Bend per le Jog Wheel.
– L’analisi dei BPM è ora più veloce
– Nella scheda “Generale” del pannello delle Preferenze è ora possibile decidere di archiviare automaticamente un Cue-Point quando DJUCED sta analizzando una nuova traccia.
– La percentuale di pitch/tempo viene ora visualizzata sotto il valore del BPM nella sezione Global Display.
– È ora possibile modificare la lingua di DJUCED (deve essere chiuso e poi riavviato per rendere effettivo il cambiamento).
– DJUCED può ora leggere da iTunes le copertine salvate nell’ID3Tags.

Problemi risolti:
– Corretto un problema molto raro di rilevamento Midi su alcuni computer.
– Risolto un problema con le Beatgrid sui brani contenenti il tag ID3 dei BPM.
– I file di playlist .m3u vengono ora importati automaticamente nel database se sono inseriti nella cartella “Documenti/DJUCED/Playlist”.
– Il processo di analisi delle tracce non rimane più bloccato al termine del calcolo di BPM e Key.
– DJUCED può essere installato ora senza problemi sugli account “Guest” di MAC OS X.
– Risolto un crash quando si faceva clic destro sulla colonna browser.
– DJUCED è ora pienamente compatibile con i “vecchi” processori che non supportano la tecnologia SSE3.

Per le altre varie altre funzioni già presenti nella prima versione di DJUCED vi rimando alla recensione della DJControl AIR fatta qualche mese fa dell’amico Püz –> CLICCA QUI

Per poter utilizzare la console con VirtualDJ PRO 7 basterà scaricare i due file di Definition e Mapper da QUI (serve una regolare licenza). Il mio Hercules Mapper Pack include i mapper avanzati di tutte le console della Hercules (compresa ovviamente la Instinct) e ne trovate una discussione dedicata nel nostro forum, sezione Virtual DJ Mapping. Un mapper più basilare è già disponibile sul sito Hercules.
Sull’ultimo Traktor Pro 2.5 è necessario scaricare il mapper dedicato presente sempre sul sito Hercules, per permettere il funzionamento di tutti i vari tasti e led.
La Instinct è inoltre compatibile con altri software di mixaggio, qualora il software sia totalmente controllabile via MIDI; nel manuale allegato troverete tutte le info per automapparvi la console.

Configurazione minima di sistema

Windows XP/Vista/7 32-bit/64-bit
Mac OS X 10.6/10.7/10.8
CPU da 1,5GHz o superiore
1GB o più di RAM (2 GB per OS a 64-bit)
100 MB di spazio libero su hard disk
Porta USB (bus USB alimentato)
Altoparlanti stereo e cuffie

Conclusioni

Si tratta di una console entry-level venduta ad un prezzo abbordabilissimo, si notano subito la buona qualità costruttiva generale e la stabilità dei driver, uno standard in casa Hercules.
È indubbiamente adatta per i DJ alle prime armi che vogliono imparare a mixare.

PREGI

– Ottimo rapporto qualità/prezzo
– Super compatta e facilmente trasportabile
– Gestione intelligente di HotCue-Loop-Effect-Sample con soli 4+4 tasti
– Innovativa soluzione a leve per spostare il Pitch

DIFETTI

– Manca un selettore per scegliere fra Cue e Mix del canale cuffia
– DJUCED non rileva molto bene Beatgrid e BPM di alcune tracce, era molto meglio VirtualDJ LE che veniva dato in bundle con le vecchie Hercules

Hercules DJControl Instinct sarà disponibile da Luglio 2012, al prezzo al dettaglio consigliato di €99,99 (IVA inclusa).

Ringraziamenti

Hercules – www.hercules.com
Djpoint.net – www.djpoint.net
Luigi Bressan aka Luz DiJ (Laboratorio Digital Jockey Ferrara)

By Cioce DiJ