A distanza di 4 anni dall’ enorme successo della DJ Console RMX Hercules aggiorna la sua mitica console di riferimento e mette sul mercato la RMX 2, che insieme alla 4-Mx rafforza e consolida il mercato delle console Semi-Professionali pensate per una vasta gamma di DJ, dall’esperto al principiante.
Questa recensione è rivolta a tutti i DJ talentuosi di nuova generazione e alla ricerca di un prodotto professionale che unisca prestazioni, versatilità e mobilità ad un prezzo ragionevole, ma anche ai possessori del primo modello che sicuramente staranno già fremendo e vorranno subito la nuova RMX 2 viste la svariate novità.
Le prime impressioni
Aperta la confezione si nota la console ben protetta all’ interno della sua borsa da trasporto, che come tutte le altre console semi-professionali di casa Hercules è inclusa; la scatola include poi un cavo usb per collegarla, l’ alimentatore, le istruzioni multilingua (italiano compreso), la garanzia, il CD contenente i driver ASIO per PC e MAC e i software VirtualDJ LE e DJUCED sempre per Pc e Mac.
La console è larga 35 cm, lunga 25 cm e alta 7 cm (nell’altezza è compreso anche l’ingombro dei potenziometri); Il peso è 2,6 kg nonostante lo châssis sia tutto in metallo il peso è relativamente contenuto e la robustezza della console è veramente buona.
Caratteristiche tecniche e costruttive
L’ unità riesce a contenere un sacco di pulsanti, fader, encoder ed due ampie Jog in una zona compatta, senza che la superficie risulti troppo piena o scomoda.
Le novità più interessanti di questa console sono a mio avviso i nuovi tasti gommosi che hanno un ottima risposta al tatto, “fanno click” e sono perfetti alla battuta ripetuta e dalla pronta risposta meccanica; altra vera new sono le uscite audio bilanciate e l’uscita dedicata per la cassa spia.
Fra le altre novità di rilievo spuntano i PAD, i comandi raddoppiati grazie ai tasti SHIFT e le ampie Jog Wheel sensibili al tocco, particolari introdotti in passato su altre console che ora ritroviamo tutti sapientemente mixati in questa nuova console.
Nel pannello superiore si trovano un totale di 36 tasti, di cui ben 30 sono retroilluminati e ben riconoscibili anche al buio, 4+4 pad anch’essi retroilluminati, 2 fader per i Pitch, 2 fader di volume con i relativi vu-meter posti a lato più il crossfader, 14 potenziometri rotativi di cui 2 posti sopra la zona dei pad a corsa rotativa infinita e 2 grandi e molto precise jog wheel di diametro 10,5 cm. Tutti i fader e i potenziometri rotanti presenti funzionano in modalità MIDI a 14 bit (MSB+LSB) ed offrono un’estrema precisione per i mixaggi.
Gli slider hanno la giusta lunghezza: più duri quelli dei volumi e più sciolto il crossfader, che può anche essere facilmente sostituito con il modello Mini-Innofader (pensato per gli amanti dello scratch estremo).
Precisi e con click centrale i pitch lunghi 40mm, knob anch’essi precisi e i rotativi della parte mixer hanno la giusta presa (senza rimpiangere nessun altro componente dei mixer comuni da DJ).
Parte delle connessioni audio sono presenti nel pannello superiore: nell’angolo in alto a destra troviamo infatti la presa cuffia a Jack da 6,3 mm con le relative regolazioni, molto utile nel caso in cui la console venga riposta dentro un fly case.
Dal lato opposto è presente un nuovo connettore microfonico a doppio Cannon XLR/Jack, munito a lato di pulsante per l’attivazione e relativo potenziometro per la regolazione del volume; rispetto ai vecchi modelli di console Hercules ora il gain hardware del canale è stato aumentato di parecchi dB: grazie a questa modifica sarà possibile utilizzare una più vasta gamma di microfoni.
Le jog wheel risultano pressochè identiche a quelle già viste sulla 4-Mx e DJ 4Set; Hercules ha infatti utilizzato la loro ormai classica tecnologia tanto precisa quanto affidabile: sensori in grado di permettere al DJ di scratchare o interrompere/riavviare la riproduzione di un brano semplicemente variando leggermente la pressione delle proprie mani sulla jog stessa.
E’ da sempre priorità in casa Hercules l’utilizzo di questo tipo di rilevazione meccanica per le jog, in modo da funzionare in qualsiasi condizione e senza alcuna interferenza con la rilevazione elettronica: un sensore elettronico, solitamente capacitivo, può infatti essere disturbato dall’ elettricità statica, dalle strutture tubolari degli impianti di illuminazione, nonché da moquette o scarpe che isolino elettricamente il DJ.
Sotto la rotella centrale del volume Master troviamo il tasto Scratch che permette appunto di abilitare/disabilitare lo scratch di entrambe le jog in modo da usarle solo per fare pitch bendind (ossia correggere manualmente la messa in battuta della canzone entrante, pratica molto comune per chi mixa vinili a orecchio e senza usare il Sync).
La pressione progressiva dei pad (che hanno una dinamica di 7 bit ovvero 128 step), funziona su DJUCED 40° ed in base alla pressione sarà per esempio possibile modulare il volume di un sample o l’entità di un effetto audio; tale funzionalità non sarà però presente su VirtualDJ 7 LE, si potrà forse usare su VDJ 8 LE, sempre che il team di VirtualDJ implementi tale funzione che ora non è mappabile.
Le rotelle presenti sopra il pad 2 di ogni deck mandano 4+4 segnali midi diversi in base alla modalità in cui si trovano i pad; scrivo 4+4 perchè tale console è munita dei tasti SHIFT per cui in base alla modalità selezionata si potranno rimappare a piacimento su VirtualDJ PRO fino a 8 funzioni diverse. Su VirtualDJ LE e DJUCED 40° presenti dentro la scatola, le funzioni base sono già state mappate da Hercules per modulare l’ultimo controllo associato al pad appena toccato e non possono essere variate.
Nelle connessioni sulla parte anteriore troviamo solo la presa cuffia a Jack da 6,3 mm, che può essere usata in alternativa a quella presente nel pannello superiore.
Nella parte posteriore invece troviamo una doppia coppia di RCA stereo utilizzabili per collegare sorgenti audio esterne analogiche come lettori CD, lettori MP3 o giradischi; in caso di collegamento di giradischi con massa scorporata (tipo i classici Technics SL-1200) sarà necessario collegare i relativi cavetti di massa agli appositi morsetti Ground.
Scorrendo poi verso destra troviamo due uscite separate bilanciate (Balanced Out 1-2 su doppio Cannon XLR) particolarmente indicate per i collegamenti con casse attive, l’uscita 3-4 per l’utilizzo della console con mixer esterno; è inoltre presente anche un’ uscita stereo sbilanciata (Booth Out 1-2 su 2 RCA) che consente ai DJ di potersi collegare ad una comoda cassa spia o ai comuni impianti hi-fi da casa.
Rimane infine l’USB per collegare la nostra console al computer, l’ interruttore On/Off, il comodo gancio anti scollegamento cavi e il connettore per l’ alimentatore esterno necessario e compreso nella scatola.
L’analisi della scheda audio integrata
La scheda audio integrata utilizza l’ ottimo convertitore digitale/analogico (DAC) Wolfson WM8776, che assicura alle uscite audio un ottimo livello della qualità sonora (108dB SNR – ‘A’ weighted @ 48KHz) lavorando con una frequenza di campionamento variabile fra 32kHz e 192kHz.
Anche dal lato degli ingressi l’ ADC assicura una buona qualità (102dB SNR – ‘A’ weighted @ 48KHz), lavorando sempre con una frequenza di campionamento variabile fra 32kHz e 96kHz.
Tali frequenze elevate di campionamento sono possibili grazie all’utilizzo della porta USB 2.0.
Che cosa significa che la scheda audio della RMX 2 ha una qualità audio a 96kHz/24-bit?
I file audio digitali sono realizzati dividendo il segnale audio ad intervalli di tempo regolari: 96000 intervalli al secondo si traducono in 96 KHz e ad ogni passaggio il suono viene salvato in dati a 16-bit o 24-bit, 96KHz/24-bit corrisponde quindi ad una qualità audio migliore dei CD audio masterizzati o dei comuni MP3 rippati a 44,1KHz/16-bit.
Quali reali benefici possono trarre i DJ dal formato a 96kHz/24-bit?
Con tracce masterizzate a 24-bit/96KHz il mix suonerà meglio su un’interfaccia a 96 Khz/24-bit rispetto a un’interfaccia a 16-bit/44,1KHz, mentre tracce masterizzate a 44,1KHz/16-bit (audio CD) non suoneranno meglio su una periferica a 24-bit/96KHz di quanto non facciano su una a 16-bit/44,1KHz.
iTunes offre tracce audio “Masterizzate per iTunes” a 96KHz/24-bit, lo sapevi?
I DeeJay che mixano tracce Masterizzate per iTunes ottengono suoni di migliore qualità su interfacce audio a 96Khz/24-bit. I DJ/Producer che desiderano vendere le proprio tracce come Masterizzatie per iTunes hanno bisogno di una scheda audio con una risoluzione elevata come quella della RMX 2.
Vi siete annoiati con i discorsi tecnici fatti sopra? Ok passiamo ad una prova pratica di ascolto.
Utilizzando una paio di ottime casse CERWIN VEGA – CVA 28 X per le uscite audio master bilanciate, ed una cassa WHARFEDALE PRO – Titan 12 collegata all’uscita booth (spia) sbilanciata, vi assicuro che il livello di qualità sonora è elevato.
La potenza e la definizione sonora dell’ uscita cuffia è buona e l’ho potuto personalmente constatare collegando cuffie professionali da DJ come le Monster Beats MIXR David Guetta, Hercules HDP DJ-Pro M1001, AIAIAI TMA-1 e Stanton DJ PRO 3000. Il fatto che la console sia alimentata da un trasformatore dedicato fornisce un volume notevole sia sulle uscite master/spia che su quella del canale cuffia, indubbiamente più alto rispetto a console concorrenti alimentate dalla sola USB.
Driver e pannello di controllo Hercules
Sui sistemi operativi Windows troviamo nuovi driver ASIO HDJA, riscritti appositamente per questa nuova console, che assicurano una bassissima latenza; inoltre sono presenti anche i classici WDM multicanale. Su Mac OS X l’aggregate del Core Audio viene automaticamente settato dopo l’ installazione (il driver è rimasto universale per tutte le console Hercules).
Se disponete di una sistema operativo a 64-bit, sia questo Mac OS X o Windows 7, sarete in grado di gestire la risoluzione di 96KHz/24-bit senza aumentare minimamente la latenza.
Fra le opzioni disponibili nel completissimo pannello driver notiamo la possibilità di:
– Regolare volumi e bilanciamento dei canali di uscita, con possibilità di una regolazione dedicata per la cassa spia
– Selezionare il tipo ed il relativo livello di volume degli ingressi
– Regolare sensibilità ed eventuale disattivazione delle Jog
– Attivare e regolare il volume di intervento del pulsante Talkover
– Impostare la curva di taglio hardware del crossfader
– Selezionare il numero del canale Midi della console (utile in caso di utilizzo di più periferiche midi sullo stesso computer)
– Selezionare il canale 1-2 o 3-4 dell’ uscita cuffia
– Regolare il buffer USB e il numero di sample (latenza) del buffer ASIO (solo PC)
– Abilitare o disabilitare la velocity dei pad
Vi consiglio di leggere accuratamente il manuale allegato, dove ogni singola opzione presente nel pannello è perfettamente descritta nello specifico. Vi invito poi a controllare periodicamente la versione del driver installato, per permettervi performance sempre al top Hercules aggiorna molto spesso i propri driver.
Il Test su PC, MAC ed iPad
L’ operatività è immediata: è sufficiente installare i driver ed il software allegato preferito, collegare alimentatore, le casse, la cuffia ed infine la console al Pc o Mac tramite il cavo USB in dotazione e si è pronti per mixare!
Sono rimasto piacevolmente sorpreso nel notare che la console è stata perfettamente riconosciuta anche dal mio nuovo computer Asus N56VM-S4125V dotato di sole porte USB 3.0.
DJConsole RMX 2 sarà accompagnata dal famoso software VirtualDJ 7 LE, aggiornabile gratuitamente alla versione 8 LE quando uscirà e DJUCED 40° (l’evoluzione di DJUCED, nato per le piccole console Hercules AIR ed Instinct).
La versione LE di Virtual DJ include funzioni per: la sincronizzazione delle tracce, la creazione di loop automatici, la possibilità di usare 4+4 HotCue, 4+4 Sample e svariati effetti audio ed anche video. Sarà inoltre possibile registrare i propri mix sotto forma di file audio e provare anche il videomix; la skin di VirtualDJ dispone infatti di un pannello dedicato per il videomix, l’ unico limite sarà che la finestra del master out video non potrà essere ingrandita a tutto schermo sul monitor o proiettore secondario collegato (serve la versione PRO per farlo).
DJUCED 40° è il nuovo software di mixaggio made in Hercules ed è stato sviluppato sul layout di questa nuova console ed offre un audio cristallino ineguagliabile, unito al supporto per una risoluzione audio fino a 24-bit/96 KHz e soprattutto non ha nessuna limitazione sulla funzioni a differenza di VirtualDJ LE.
Sull’ ultima versione 7.1 di VirtualDJ PRO la console è supportata nativamente ed in futuro sarà disponibile anche un mapper avanzato per VirtualDJ 8.
Se avete la necessità di avere a disposizione funzioni avanzate, vi consiglio di scaricare il mio mapper pack che include i mapper di tutte le console della Hercules per VirtualDJ PRO 7, compresa ovviamente la RMX 2; lo trovate qui: http://www.virtualdj.com/addons/8336/Hercules_Mapper_Pack.html
Su Traktor Pro 2.5 e successive versioni è necessario scaricare il mapper dedicato per permettere il funzionamento di tutti i vari tasti e led in una configurazione a 2 deck + 2 remix deck; lo trovate qui http://ts.hercules.com/it/index.php?pg=view_files&gid=17&fid=62&pid=308&cid=10
Ed infine eccola in funzione anche su iPad
Configurazione minima di sistema
Requisiti minimi PC:
Windows XP/Vista/7 32-bit o 64-bit
CPU Core2 Duo o AMD 64-bit 1,6 GHz o superiore
2GB o più di RAM
Porta USB 2.0 o 3.0
Requisiti minimi Mac:
Mac OS X 10.6/10.7/10.8
CPU Core2 Duo o superiore
2GB o più di RAM
Porta USB 2.0 o 3.0
Conclusioni
La qualità costruttiva generale, i nuovi tasti e le ottime prestazioni della sua nuova scheda audio la fanno indubbiamente brillare fra le console dedicate all’ utenza “semi-professional”.
Fra tutte le console che ho personalmente provato e recensito di casa Hercules questa è sicuramente la migliore, da creatrice della prima DJ console Hercules ci tiene a rimanere prima sul podio.
PREGI
– Disposizione dei comandi ottimale
– I 4+4 Pad si utilizzano in maniera davvero creativa sul software DJUCED 40°
– Rispetto alle jog wheel del primo modello della RMX queste risultano molto più grandi e funzionali
– La nuova scheda audio, unita alla velocità del buffer USB 2.0 Hi-Speed, assicura una bassissima latenza ed un’ ottima qualità dell’ audio in uscita
– Molto completa dal lato delle connessioni audio, non mancano infatti ingressi ed uscite
DIFETTI
– La regolazione del volume dell’ uscita per la cassa spia è possibile solo dal pannello del driver Hercules; sarebbe stato più comodo un potenziometro fisico, posto anche dietro la console
– Dai DJ old school sarebbero sicuramente state apprezzate leve dei pitch più lunghe, ma essendo cosi compatta non si può certo avere tutto
Hercules DJConsole RMX 2 è disponibile al prezzo al dettaglio di 299€ IVA inclusa.
Per tutte le informazioni e le richieste potete visitare il nostro forum, la discussione la trovate a questo LINK.
Ringraziamenti
Hercules – www.hercules.com
Djpoint.net – www.djpoint.net
Luigi Bressan aka Luz DiJ (Laboratorio Digital Jockey Ferrara
Review by Cioce DiJ
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