Digital Jockey

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Poco tempo fa Native Instruments ha presentato il suo nuovo prodotto di punta, Traktor Kontrol Z2, che è un punto di svolta all’interno della sua catena produttiva. Infatti, non si tratta di un nuovo controller ma di un mixer digitale, con funzionalità Stand Alone, completamente dedicato alla nuova versione del suo software per il digital DJing: Traktor Scratch Pro.

Digital Jockey non poteva, quindi, astenersi dal provarlo e ce ne siamo procurati un’esemplare, il prima possibile, per testarlo nei nostri laboratori.

Già la scatola si presenta come nella migliore tradizione NI. Colorata, zen, con foto ed informazioni utili all’acquisto. La professionalità usata si vede già dal contenitore.

Z2-Box

Aprendola, dentro troviamo tutto di quello di cui abbiamo bisogno per utilizzare il nostro nuovo controller:
2x CD Timecode MkII
2x Vinyl Timecode MkII
1x cavo d’alimentazione IEC/Schuko (standard tedesco) con messa a terra connessa
1x cavo d’alimentazione IEC/TipoG (standard britannico) con messa a terra connessa
1x cavo USB 2.0 TypeA->TypeB
1x manuale con tutti gli shortcuts da tastiera per Traktor Scratch Pro 2.6
1x manuale con istruzioni per la sicurezza
1x licenza completa per Traktor Scratch Pro 2.6
1x licenza Hardware per Traktor Kontrol Z2
1x Traktor Kontrol Z2

I più attenti di voi avranno già notato che nella lista non è citato il disco d’installazione di Traktor e dei relativi driver. Questo perché non ci sono. Finalmente, nel 2013, Native Instruments ha capito l’inutilità di fornire un supporto fisico per un software che comunque necessita di una connessione internet per essere attivato, registrato e aggiornato. Come otteniamo Traktor allora? Basta andare sul sito ufficiale di NI e scaricare la DEMO (che, in realtà, si tratta del programma completo con un blocco software che viene rimosso in base alla licenza registrata) ed installarla.

Lo Z2, una volta tirato fuori dalla scatola, si presenta incredibilmente sobrio, elegante, funzionale e professionale. Tenendolo in mano, toccandolo e guardandolo nei particolari, ti rendi subito conto che niente è stato lasciato al caso. Ogni singolo tasto, potenziometro e connettore ha la sua ragione d’esistere in quel posto ed in quel modo specifico e tutto è perfettamente studiato per la completa integrazione con la nuova versione 2.6 di Traktor.
Tenendolo in mano, ti rendi conto che questo strumento è nato per un’utenza professionale e non amatoriale. E’ robusto, è pesante ed è “cool”.
Questa sensazione permane anche mentre lo colleghi. Inserendo i vari connettori (XLR, RCA e TRS… quasi sicuramente di marca Neutrik o WBT), i maschi entrano perfetti dentro alle femmine senza ballare o forzare. Si ha il medesimo feeling che si avrebbe con macchine di pari livello ma di marchi più “prestigiosi”.

KONTROL_Z2_Top

Che cos’è il Traktor Kontrol Z2
“Il TRAKTOR KONTROL Z2 è sia un controller completamente integrato per TRAKTOR sia un mixer digitale autonomo con interfaccia audio integrata. Offrendo la completa flessibilità del DJing con o senza il vostro computer.”

Questa è la traduzione della descrizione che viene fatta dello Z2 all’interno del manuale utente e non mi può trovare più d’accordo.
Le parti che costituiscono lo Z2 sono 3:
1. Un Controller MIDI
2. Una scheda audio 24bit@48kHz
3. Un mixer digitale
Penso che sia d’obbligo spiegare cos’è un “VERO” mixer digitale in quanto, grazie al nemico numero uno dell’appassionato d’elettronica (Wikipedia), c’è parecchia confusione in proposito.

In un mixer tradizionale (oppure analogico se preferite) ogni segnale, in entrata ed uscita, è processato lungo una serie di moduli regolabili (equalizzatori, faders, volumi ecc. ecc.) gestiti da moduli fisici reali tarati su dei determinati parametri non modificabili mentre in un mixer digitale ogni segnale, in entrata od uscita (sia analogico sia digitale), è processato lungo un’unica scheda logica che usa dei DSP che emulano moduli fisici dove i parametri di riferimento possono essere modificati (direttamente sul mixer oppure, come nel caso dello Z2, attraverso computer ad esso collegati) in base alle esigenze dell’utente.
Molti mixer di riferimento usati oggi sono, in realtà, ibridi, cioè, sono mixer analogici a cui sono stati aggiunti in parallelo componenti digitali (schede audio, controller MIDI, moduli effetti ecc. ecc.). L’uso della tecnologia completamente digitale nei mixer DJ è scarsamente usata per gli alti costi di progettazione. Allora un mixer digitale è cosa buona o cattiva? In realtà nessuna delle due, è semplicemente un modo diverso di applicare la tecnologia. Possono esserci esempi cattivi e esempi buoni. Il Traktor Kontrol Z2 è, decisamente, tra i buoni.

Com’è fatto il Traktor Kontrol Z2
Il Traktor Kontrol Z2 si presenta come un normale Battle Mixer due canali… giusto le dimensioni sono un po’ fuori standard (lo Z2 è largo 11” questo lo rende troppo grande per i case da 10” e troppo piccolo per i case da 12”  creando qualche problema per il trasporto).
I materiali usati sono quelli che si addicono a un mixer della sua fascia di prezzo (€800,00 c.a.). I potenziometri e i fader sono robusti, i pulsanti reagiscono bene alla pressione e i connettori sono di prima scelta.

Traktor-Z2-Rear

Sul pannello posteriore abbiamo (da sinistra a destra) le varie connessioni:
1x Vaschetta IEC per il cavo d’alimentazione più il tasto d’accensione.
1x Connettore USB tipo B per il collegamento al computer.
2x connettori USB tipo A (HUB alimentata) per connessioni di periferiche addizionali.
2x connettori XLR maschio per il Main Out bilanciato.
2x connettori RCA femmina per il Main Out non bilanciato.
2x connettori TRS femmina per il Booth Out bilanciato
4x connettori RCA femmina per il Deck B (2 per segnale Line, 2 per il segnale Phono MM).
4x connettori RCA femmina per il Deck A (2 per segnale Line, 2 per il segnale Phono MM).
2x morsetti per cavi massa braccio giradischi.
2x connettori RCA femmina per il collegamento di una periferica ausiliare Line.
1x connettore TRS femmina per il collegamento di un microfono (NO Phantom Power)
1x Kensington Lock Port

Traktor-Z2-Front

Sul pannello frontale troviamo:
1x switch per attivare/disattivare il reverse sul crossfader.
1x potenziometro per regolare il taglio del crossfader.
2x connettori Jack femmina (3,5mm e 6,5mm… sono in parallelo) per la connessione delle cuffie.

Z2-Lati

Sul lato sinistro del pannello superiore troviamo (dall’alto verso il basso):
2x potenziometri per regolare il volume e il tone dell’ausiliare e del microfono (funzionano contemporaneamente) più un tasto “mute” per il microfono.
2x potenziometri per regolare Dry/Wet ed Ammount del banco effetto 1 più il tasto On/Off del banco effetto 1.
1x potenziometro per regolare il volume del Deck C.
1x potenziometro a corsa infinita PushTouch per attivare/disattivare e regolare la lunghezza del Loop sul Deck A.
2x pulsanti di switch tra Deck A e Deck C (doppio layer) per 4 pulsanti a LED multi-colore con funzioni assegnabili.
1x pulsante per il Flux  Mode Deck A.
Sul lato sinistro (dall’alto verso il basso) Deck A:
1x switch Line/Phono più un tasto attivazione/disattivazione modalità Thru di Traktor (solo con il computer collegato).
1x potenziometro per il controllo Gain.
3x potenziometri per il controllo dell’equalizzatore (Hi, Mid e Low)
1x potenziometro per il controllo del filtro
2x tasti per l’assegnazione dei banco effetto 1 e 2.
1x display LED di riferimento funzioni Mixer/Traktor
1x fader volume del Deck A.

Z2-Centro-Alto

Sulla parte centrale (dall’alto verso il basso):
3x tasti per le funzioni di Traktor (Snap e Quantize… solo computer collegato) e Mixer (Preference).
Sezione dedicata al Browsing costituita da un rotore a corsa infinita per la ricerca e 2 tasti per caricare le tracce nei Deck A e B.
Sezione dedicata al controllo delle cuffie costituita da 2 potenziometri (Volume HP e Cue/Mix) più 2 tasti per la selezione del Cue.
2x tasti funzioni multiple.
2x tasti per il controllo Sync.
1x tasto Shift per attivazione/disattivazione funzioni multiple.
1x display a LED a funzione multipla.
1x Crossfader.

Z2-Centro-Basso

Sul lato destro (dall’alto verso il basso) Deck B:
1x switch Line/Phono più un tasto attivazione/disattivazione modalità Thru di Traktor (solo con il computer collegato).
1x potenziometro per il controllo Gain.
3x potenziometri per il controllo dell’equalizzatore (Hi, Mid e Low)
1x potenziometro per il controllo del filtro
2x tasti per l’assegnazione dei banco effetto 1 e 2.
1x display LED di riferimento funzioni Mixer/Traktor
1x fader volume del Deck B.
Sul lato destro (dall’alto verso il basso):
2x potenziometri per regolare il volume per il Main e per il Booth.
2x potenziometri per regolare Dry/Wet ed Ammount del banco effetto 2 più il tasto On/Off del banco effetto 2.
1x potenziometro per regolare il volume del Deck D.
1x potenziometro a corsa infinita PushTouch per attivare/disattivare e regolare la lunghezza del Loop sul Deck B.
2x pulsanti di switch tra Deck B e Deck D (doppio layer) per 4 pulsanti a LED multi-colore con funzioni assegnabili.
1x pulsante per il Flux  Mode Deck B.

Come funziona il Traktor Kontrol Z2
Per valutare le reali potenzialità del Traktor Kontrol Z2 ho eseguito diverse prove con più tipi d’attrezzatura a mia disposizione. Comunque tenendo come riferimento due sistemi specifici composti:
1. Sistema professionale ad uso mobile:
– Apple MacBook Pro 13” i7-2.7gHz dual core (8GB RAM).
– Wharfadale Pro Titan 12 Active.
– Technics SL1210MkII con testine Ortofon Concorde Pro.
– PioneerDJ CDJ900.
– PioneerDJ HDJ1000
– Cavi Neo Oyaide D+
2. Sistema professionale ad uso studio:
– Apple iMac 27” i7-3.4gHz quad core (16GB RAM).
– KRK Rokit6 Studio Monitor.
– Reloop RHP10.
– Traktor Kontrol X1.
– Native Instruments Maschine Mikro MkI
– Cavi Neo Oyaide D+

Le prime prove che ho eseguito sono state fatte nella modalità Stand Alone… prima con i giradischi poi con i lettori CDJ (funzione combinata CD e Pen Drive). Volendo fare un confronto il più possibile fedele tra i formati ho dovuto scegliere delle tracce che fossero in mio possesso in tutti i formati (vinile, CD e file digitale) quindi vi dico subito che le prove in casa sono state fatte con dell’EuroDisco anni ’80.

Z2-Decks

Appena messo a suonare, il primo impatto con lo Z2 non è stato tra i migliori. Il suono era chiuso e afono, non riuscivo a capire perché la NI avesse fatto una cosa simile. Venivo da due anni con la Traktor Audio 2 e la Traktor Kontrol S4 che hanno sempre dimostrato di essere degli ottimi prodotti mentre lo Z2 sembrava un prodotto economico ed al di sotto del prezzo proposto.
Dopo qualche prova ho capito il perché di quel suono stucchevole. Non avevo letto ancora il manuale (cosa sbagliata da fare quando si deve provare un nuovo Hardware) e credevo che si trattasse di un mixer ibrido quindi con parti analogiche. Quando ho capito che era, in realtà, un mixer digitale ho corretto il mio sbaglio. Infatti, le circuitazioni digitali hanno bisogno di qualche ora di rodaggio per assestarsi e arrivare alle loro prestazioni ottimali (in teoria anche l’analogico ma più per le circuitazioni a valvole). Quindi ho lasciato un CD in loop attaccato allo Z2 per tutta la notte a un volume medio. Dopo circa dodici ore di rodaggio, sono tornato sul mixer e, finalmente, lo Z2 ha cominciato a dimostrare il suo valore.

Il suono si era aperto notevolmente ed il guadagno d’uscita era notevole. Potevo cominciare la prova seriamente. La prima cosa che ho notato sono stati i guadagni d’uscita sul Main e sulle cuffie. Chi, come me, viene dalla S4 sa che uno dei punti più deboli di NI erano proprio i volumi d’uscita. Cuffie che non erano particolarmente alte e Main che necessitavano di un Boost su impianti un certo livello.
Sullo Z2 questi difetti sono stati completamente eliminati, già con il potenziometro del master a metà e quello sulle Titan a poco meno della metà sono riuscito ad arrivare a una pressione acustica di 110db c.a. (il massimo consentito dalle normative ARPA è di 90db mentre la media domestica è di 56db c.a.) a 7 metri c.a. di distanza. Il rilevamento l’ho fatto con l’iPhone e l’APP di Paul Van Dyk (prodotto poco professionale ma che, in passato, si è dimostrato comunque valido per le misurazioni). Come detto prima, il volume delle cuffie è eccellente, a circa un quarto di corsa si ha già un volume piuttosto alto senza distorsione.

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Gli Step Up Phono sono eccellenti, il suono delle Ortofon è stato valorizzato notevolmente in riproduzione, il lavoro di progettazione è ineccepibile al riguardo mentre gli ingressi linea suonano puliti e flat come dovrebbe essere su ogni mixer di tale livello. Il suono delle sorgenti analogiche mi è piaciuto molto, si è dimostrato all’altezza delle aspettative create attorno a questa macchina. Forse l’unico punto negativo al riguardo sono gli equalizzatori e i filtri. I moduli virtuali caricati di default per la modalità Stand Alone dello Z2 sono quelli che in Traktor 2.6 vengono chiamati ISO Z (mentre nel manuale ci si riferisce a P900 ISO), il taglio ottenuto è l’emulazione di un equalizzatore piuttosto valido ma troppo netto. Già a metà corsa (partendo dallo zero centrale) la frequenza è quasi chiusa,  comunque è una questione più di gusto che un vero difetto progettuale e, una volta collegato il computer con Traktor aperto, la cosa può essere risolta cambiando il modello di riferimento del mixer.

Tuttavia, dopo una trentina di minuti di mix, mi sono reso conto che lo Z2 non è particolarmente utile senza computer collegato. E’ sicuramente un ottimo mixer due canali ma è completamente sprovvisto di funzioni avanzate come effetti o simili, le sue prestazioni, sotto un punto di vista prettamente tecnico, sono equivalenti a quelle di un mixer due canali senza alcuna funzione particolare. Comunque continuo le mie prove in modalità Stand Alone e non posso non apprezzare la cura e l’impegno messi in questo mixer per garantire mixaggi validi anche con sorgenti analogiche. I fader sono dolci e non aggressivi, permettono passaggi morbidi e puliti (in alcuni momenti ero pronto a giurare di stare usando un mixer rotativo).
Ogni comando risponde bene e ti lascia libero d’esprimerti sul mixer al meglio delle tue capacità.

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Finite le prove nella modalità Stand Alone, sono passato a quelle con il computer collegato. Appena inserita l’USB nello Z2 ho aperto le configurazioni MIDI/Audio di MacOS X. Il mixer viene riconosciuto completamente come superficie MIDI mappabile (ogni singolo comando presente sullo Z2 invia un comando MIDI) mentre la scheda audio, sul momento, ti lascia perplesso. Come le sue sorelle Traktor Audio 2, Traktor Audio 6 e Traktor Kontrol S4 la risoluzione è di 24bit ma la frequenza di campionamento è fissa a 48kHz (sulle altre si può scegliere tra 44.1kHz, 48kHz e 96kHz) il che fa sembrare la scheda dello Z2 sottodimensionata rispetto allo standard NI usuale se noi ragioniamo in termini di controller. Infatti, la scheda audio dello Z2 è concepita per l’uso con il Plug-In DVS e chiunque abbia usato il timecode estremo sa ch’è impossibile tenere un campionamento alto e una latenza bassa (necessaria per del vero turntablism) senza creare distorsione armonica e sovraccaricare la CPU.
Ragionando in questi termini le prestazioni dello Z2 diventano paurose. Sono riuscito a lavorare con due Deck in timecode vinyl (il timecode CD l’ho provato giusto per vedere se andava ma la considero una soluzione inutile al giorno d’oggi usata solo da chi non vuole accettare che l’era dei CDJ è al termine), due Remix Deck controllati dallo Z2 e quattro banchi effetto (due single con MacroFX e due group) contemporaneamente con il Flux Mode, lo Snap e il Quantize attivi e la latenza era settata al minimo possibile (64 campioni – 1.5ms) eppure la CPU ha avuto al massimo un picco del 52% in un’ora d’utilizzo. Non ci ero mai riuscito con le altre schede audio, quella che aveva fatto meglio fino a quel momento era stata la Traktor Audio 6 che aveva avuto un picco continuo sul 65%.

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Una volta verificate le caratteristiche MIDI/Audio, apro Traktor Scratch Pro 2.6 e faccio una scoperta agrodolce (per fortuna a casa e non in serata)… Traktor funziona da Expander dello Z2 per quanto riguarda i moduli sonori d’equalizzazione andando a sovrapporsi all’impostazioni di default della modalità Stand Alone. In parole povere, il mixer di default sullo Z2 è l’ISO Z, se noi andiamo a collegare d’improvviso Traktor con impostato un mixer differente (ad esempio un P800) questo si andrà a sostituire a quello di default cambiando in tempo reale i tagli di frequenza dell’equalizzatore.
Capito il problema, faccio subito due considerazioni: il mixer con il computer collegato può tranquillamente funzionare senza altri controller collegati e che il layout d’utilizzo è stato specificatamente disegnato per Traktor Pro 2.6. Ogni singolo comando sulla versione 2.6 di Traktor ha una corrispondenza fisica sullo Z2 e se, nelle peggiori dell’ipotesi, mi ritrovassi ad avere solo il mixer ed il computer con cui lavorare potrei tranquillamente usare Traktor al 95% delle sue potenzialità senza accusare colpo.
Dopo queste considerazioni iniziali, vado nelle preferenze di Traktor e guardo i vari settaggi possibili sullo Z2 e mi rendo conto ch’è quasi inutile perché è già tutto perfettamente mappato, quindi mi limito a fare la calibrazione dei timecode e comincio le prove. Lo Z2 si dimostra eccezionale anche con Traktor collegato. Come sulla sua sorella S4, non c’è bisogno di mettere mano sopra al computer se hai tutto organizzato, inoltre, grazie a dei comandi avanzati, è possibile cambiare gli elementi visualizzati sullo schermo direttamente dal mixer. E’ talmente stabile e intuitivo che è impossibile non divertirsi.

Ho avuto occasione, anche, di usarlo in diverse serate live durante il periodo in cui l’ho provato e  mai una volta si è fermato, mai una volta ha esitato e si è comportato come il più prestigioso dei suoi concorrenti dai nomi altisonanti. Una vera killer machine del digital DJing. La configurazione che ho scelto da portarmi dietro (Z2 più CDJ900 collegati in HID Advanced) è stata sostenuta e valorizzata senza compromessi. Ha passato la prova del live senza problemi.

Conclusioni

Il Traktor Kontrol Z2 è senza dubbio un prodotto di eccellente fattura, perfettamente in linea con i concorrenti della sua fascia di prezzo. A mio avviso siamo di fronte ad una svolta significativa nel mondo del DJing. L’estrema versatilità d’utilizzo dello Z2 lo trasforma nel compagno ideale per i Set fatti nei vari locali (soprattutto se si è in più di uno a mixare e si usano più sorgenti) e l’ideale per il Mobile DJ. Native Instruments si è notevolmente superata nella realizzazione di questo prodotto, ha risolto tutti i problemi aderenti alla vecchia S4 (ingombro, versatilità d’utilizzo e praticità dei comandi) mantenendone tutti i pregi e, forse, aggiungendone altri. Il nuovo Traktor Pro 2.6 si è dimostrato molto più stabile delle due precedenti release e la sua perfetta integrazione con lo Z2 potrebbe convertire molti DJ old school che ancora s’ostinano ad utilizzare gli obsoleti e poco pratici CDJ.
Le misure poco convenzionali (11”), al momento, sono l’unico vero punto negativo che sono riuscito a trovare in quasi venti giorni d’utilizzo. Credo, comunque, che NI stia già pensando a un flight case dedicato che risolverà il problema trasporto. Al momento, io ho risolto infilandolo dentro ad una Reloop Jockey Bag e viaggia sicuro quindi non vedo un reale problema.
Sempre di un buon mixer si parla ma è un buon mixer di fascia media. Non è un prodotto Top che può scalzare i modelli concorrenti di fascia alta nei locali di riferimento internazionale, ma potrebbe, tranquillamente, diventare un riferimento in quei piccoli e medi locali che cercano un mixer con un buon rapporto qualità/prezzo e che metta d’accordo tutti i tipi di DJ che possono capitare a suonare. Non escludo neanche la possibilità, in un prossimo futuro, della realizzazione di un Traktor Kontrol Z4 che si vada a porre come concorrente di fascia alta se lo Z2 si dimostrerà un prodotto vincente e le carte buone per farlo le ha tutte.
Nell’immediato presente, questo mixer si pone come soluzione definitiva per tutti quei DJ che cercavano versatilità e praticità d’utilizzo per il digital DJing. Personalmente, dopo tutte le mie prove sia in casa sia in giro per locali, l’ho elevato a mia Killer Machine… non credo che tornerò indietro tanto facilmente. Mi sento tranquillo a dire che Native Instruments ha realizzato un prodotto professionale e completo ancora una volta.

Ringraziamenti
Luigi Bressan aka Luz, DJ 5L & Cioce – Digital Jockey LAB Ferrara

Review by The Animal DJ